Psi e Spirito libero: il registro delle unioni civili anche a Brescia

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“Anche a Brescia, sull’esempio di Milano, le coppie di fatto dovranno avere dignità di esistere, dovranno essere riconosciute dal Comune”. A chiederlo – con una nota – sono l’Associazione Spirito Libero (Roberto Denti) e il Psi (Maria Cipriano), che indicano nel registro “un passo necessario da compiere verso una società più aperta, libera e veramente democratica”. Le due realtà sottolineano che “figurerà tra i punti fermi della loro battaglia politica (e della prossima campagna elettorale) l’ottenimento anche a Brescia di un Registro comunale delle unioni civili, in cui possano iscriversi coppie sia dello stesso sesso che di sesso diverso”. Un atto che permetterebbe di “usufruire dei servizi offerti dal Comune a tutti i suoi cittadini” e che “non è in alcun modo un matrimonio, né l’attribuzione dello status di famiglia”, ma solo il riconoscimento da parte del Comune di una situazione oggettiva, dell’esistenza di un’unione di tipo familiare”. “Arrivati a questo primo passo – continua il comunicato – si dovrà poi puntare a una piena dignità e uguaglianza di tutti i cittadini. Non basta infatti il solo riconoscimento comunale, occorre quello civile, non basta l’attribuzione di diritti amministrativi, occorre il riconoscimento del pieno status e del legame di coppia sul piano civile. Per questo è necessario un intervento sul piano legislativo nazionale ed anche costituzionale, cosa già avvenuta in molte altre Nazioni d’Europa”.

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