Mille Miglia, l’Idv all’attacco: edizione 2013 a rischio, il ministro Gnudi intervenga subito

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“L’edizione 2013 è a rischio a causa di una gestione dissennata, il ministro intervenga subito”. L’affaire Mille Miglia arriva a Roma, in parlamento, con un’interrogazione che chiama in causa il titolare delle deleghe al Turismo e allo Sport Piero Gnudi. A depositarla il senatore bresciano dell’Italia dei Valori Gianpiero De Toni, che chiede al rappresentante del governo di muoversi con la massima celerità per salvare “la celeberrima corsa che appassiona migliaia e migliaia di persone”. Ma in una nota sottoscritta anche dal responsabile Lavoro del partito Maurizio Zipponi, De Toni è stato ancora più netto.

"Il commissariamento della sede di Brescia – si legge – è stato disposto a causa di un’annosa situazione debitoria con l’ente centrale, relativa alla costruzione della nuova sede, rispetto alla quale il presidente uscente Aldo Bonomi ha presentato un piano di rientro che però si è rivelato insufficiente. Peraltro, durante la gestione Bonomi è stata creata una società in house, denominata 1000 Miglia S.r.l., avente il compito di gestire direttamente il marchio riconducibile alla storica corsa senza la preventiva indizione di alcuna gara, comportando la perdita del canone versato fino ad allora dall’Ati guidato da Casali pari a 1,2 milioni di euro annui. Infine, sempre Bonomi avrebbe firmato con la casa svizzera di orologi Chopard, a titolo personale e senza alcun mandato del consiglio, un contratto per la realizzazione di una linea di orologi con il marchio Mille Miglia”.

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4 Commenti

  1. Quelli di Casali hanno pagato un pacco di soldi e hanno reso famosa una cosa che prima era morta. A me della brescianità non importa. STOP

  2. Era ora che i "furbetti" fossero bacchettati. Erano ancora più strafottenti dopo una discutibile "assoluzione" Ora vedremo come andrà a finire…. La MM sarà salvata ma non da loro!

  3. IDV all’attacco ? Strano che i leader del partito si facciano sentire solo quando nell’aria c’è profumo di elezioni nella speranza di essere ricandidati (De Toni) o nella certezza, da confermare con un minimo di visibilità bresciana, della prima elezione (Zipponi). Triste…

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