17 luglio. La Polizia francese rintraccia a Nizza rintraccia in una camera d’albergo un trentenne tunisino in possesso di permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Brescia, ormai scaduto, e di una granata di quelle utilizzate per l’addestramento. Le forze dell’ordine attuano lo stato di fermo e attivano una collaborazione Internazionale tra forze di polizia. La Digos di Brescia, dunque, procede alla perquisizione al domicilio dichiarato al Carmine.
Dalle indagini emerge l’irregolarità nell’ottenimento del permesso di soggiorno, rilasciato sotto false dichiarazioni di ospitalità. Nel frattempo il tunisino viene denunciato per il reato di detenzioni di armi di prima categoria e scarcerato, poiché per la legislazione francese non ci sono i presupposti tali per giustificarne la carcerazione. C.A., in ogni caso, viene costantemente monitorato, e mercoledì scorso è stato rintracciato a Brescia e sottoposto ad espulsione.