Monari scrive alle comunità islamiche: “Solo nella pace si realizza la Verità”

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Pace, dialogo, amicizia e libertà. C’è tutto questo nella lettera inviata dal vescovo di Brescia Luciano Monari alle comunità islamiche presenti nella Diocesi bresciana in occasione della fine del Ramadan. La pubblichiamo di seguito integralmente.

Carissimi fratelli ed amici,

"La Pace sia con voi"! Questo saluto, che Gesù di Nazareth ha dato ai suoi apostoli, quando apparve loro dopo la risurrezione dai morti, desidero che sia il riassunto dei sentimenti che provo nei vostri confronti.

La Pace, infatti, nella Bibbia, indica la totalità dei doni messianici che Dio elargisce agli uomini, perché possano vivere nell’amore suo e nell’amore reciproco: da questi doni e da questa comunione deriva la pace, quella che noi cerchiamo e perseguiamo, perché solo nella pace è possibile ricercare insieme e soprattutto realizzare insieme la verità che ci conduce a Dio.

Alla fine del Ramadan, in questo grande giorno di festa, mi rallegro con voi e vi auguro che i doni di Dio scendano copiosi su voi e sulle vostre famiglie.

E’ stato per me molto bello salutarvi nel mese di Maggio, durante la Festa dei popoli, organizzata dall’Ufficio Diocesano per il dialogo interreligioso sotto la guida del suo nuovo direttore, Padre Michele de Salvia. Mi auguro che questi incontri diventino sempre più numerosi e qualificati e che da essi nasca maggior conoscenza e stima reciproca.

Infine permettete che vi esprima anche la mia gioia per il fatto che voi potete celebrare liberamente la vostra festa religiosa, senza pericoli e con il pieno riconoscimento della società in cui vivete. Spero proprio che questo si trasmetta a tutti i paesi del mondo, e in particolare a quelli dai quali voi provenite, perché anche là tutte le religioni possano liberamente esprimersi e avere il riconoscimento anche di quelle società e di quei popoli, in modo che si crei una civiltà dove ognuno possa veramente vivere la propria fede nella sicurezza e nella lealtà.

"La Pace sia con voi": Dio ce la dona, noi cerchiamo di accoglierla e di farla fruttificare insieme.

Vi benedico e vi saluto.

Luciano Vescovo

 

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8 Commenti

  1. Complimenti al vescovo. Speriamo che questi auspici diventino realtà anche nei paesi dove ogni giorno i cristiani vengono perseguitati

  2. ma proprio a tutti. quante volte in un frainteso nome di un dio (nessuno escluso) si sono commessi crimini contro l’umanità.

  3. secondo me l’unico problema è se tra due persone ci si mette la religione . ognuno di noi fa le stesse cose ,ha una famiglia ,lavora , ha amici ,gioie e dolori .Quando si parla tra noi e i nostri amici stranieri si scherza e si ride , ma appena si va sul discorso religione ognuno pensa che la propria fede sia piu forte dell’altro e che anche il dio in cui si crede sia l’unico da seguire .Molti giovani e anche meno giovani , non sanno che anche le donne italiane usavano il velo per entrare in chiesa e alcune nonne lo usavano anche fuori dalla chiesa . Secondo me è questione di tempo e anche i mussulmani che vivono in occidente diventeranno meno inflessibili su certe regole . Oppure anche se non lo faranno , sono fatti loro .L’importante è che nessuno cerchi di imporre il proprio modo di vivere all’altro.

  4. medita ,da MARIA GIOVANNA MAGLIE. La festa per la fine del Ramadam. La brutta resa di Milano agli islamici. Responsabilita’ anche della Chiesa. E che orrore il silenzio sulle donne relegate in ultima fila. "E noi zitti e proni. Fortuna che nel colpo di sonno generale della politica agostana,nell’attenz ione spasmodica e rassegnata riservata a quel che non dicono Monti e Passera,un politico sveglio si e’trovato. E’ LARA COMI,eurodeputata del Pdl. Vale la pena citarla e sottoscrivere. « Trovo di una gravita’assoluta che l’assessore Cristiana Tajani,che ha preso ieri la parola al posto del sindaco di Milano Pisapia alla giornata del ramadan,abbia parlato di fronte a una platea dove le donne erano relegate al fondo e non abbia dedicato nemmeno una parola ai diritti delle donne. Chi ha deciso di non leggere il messaggio del cardinale Scola? Il portavoce del Caim (coordinamento associazioni islamiche milanesi) che non pare affatto contrario alla prigione per le adultere. Da donna e da cristiana dico:un conto e’porgere l’altra guancia,un conto e’avallare una cultura liberticida e integralista che vorrebbe imporre come legge universale e dello Stato (o del Comune) il proprio credo religioso. Se i seguaci dell’islam non impareranno il rispetto per le altre culture,vedo molto difficile una convivenza senza tensioni». Il portavoce che cita la COMI, Abdel Shaari e’stato l’allievo di un capo terrorista e quando ha saputo che avrebbe avuto l’Arena Civica per i giorni del ramadam e la presenza di un assessore ma non del sindaco ha accusato Pisapia di mancanza di rispetto nei confronti dei suoi correligionari…

  5. SALVATE RIMSHA DALLA FURIA ISLAMISTA – UNA RAGAZZINA CRISTIANA DOWN ARRESTATA IN PAKISTAN CON L’ACCUSA DI AVER BRUCIATO DIECI PAGINE DI UN MANUALE PER IMPARARE IL CORANO. HA RISCHIATO IL LINCIAGGIO – RESTERÀ IN CELLA FINO AL 25 AGOSTO, POI AFFRONTERA’ UN PROCESSO PER BLASFEMIA – UN INTERO VILLAGGIO IN FUGA PER IL TERRORE DI RITORSIONI – ANCHE TRA I MUSULMANI C’E CHI DICE NO: “LA VERA LEGGE ISLAMICA E’ LA GIUSTIZIA, NON UNA IRRIFLESSIVA APPLICAZIONE DELLE LEGGI”

  6. SALVATE RIMSHA DALLA FURIA ISLAMISTA – UNA RAGAZZINA CRISTIANA DOWN ARRESTATA IN PAKISTAN CON L’ACCUSA DI AVER BRUCIATO DIECI PAGINE DI UN MANUALE PER IMPARARE IL CORANO. HA RISCHIATO IL LINCIAGGIO – RESTERÀ IN CELLA FINO AL 25 AGOSTO, POI AFFRONTERA’ UN PROCESSO PER BLASFEMIA – UN INTERO VILLAGGIO IN FUGA PER IL TERRORE DI RITORSIONI – ANCHE TRA I MUSULMANI C’E CHI DICE NO: “LA VERA LEGGE ISLAMICA E’ LA GIUSTIZIA, NON UNA IRRIFLESSIVA APPLICAZIONE DELLE LEGGI”

  7. Sotto la lettera del Vescovo, che parte con la frase "la pace sia con voi", mi spiace leggere il commento di mar 21 ago 2012, ore 14.51. Ricordavo che anche la nostra religione cattolica, fino a non molti anni fa, destinava alle donne zone riservate nelle nostre chiese. Noi abbiamo fatto autonomamente il nostro percorso di progresso, credo sia opportuno che anche altri possano autonomamente farsi carico del loro percorso di progresso. Magari imparando anche dagli errori altrui.

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