Green Hill: si aggrava la posizione degli indagati. Ipotesi di “animalicidio”

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    È uno scenario sempre più inquietante quello che emerge dall´inchiesta giudiziaria che ha travolto Green Hill. Tra le accuse viene ipotizzato anche il reato di uccisione di animali senza necessità.

    A pendere sul capo dei vertici dell’azienda non c’è solamente il ritrovamento di 86 carcasse di beagle. Dagli esami del materiale cartaceo sembrerebbe che agli animali venisse praticata l´eutanasia in modo sistematico per malattie curabili come la dermatite o da disturbi di natura comportamentale. Ma non finisce qui. Le indagini parlano di cuccioli che sarebbero rimasti soffocati per la presenza della segatura di lettiera finita nell´esofago.

    Altro capitolo dell’oscura vicenda riguarderebbe la sistematica cessione dei quadrupedi ad una partecipata di Lione, che tra i clienti annovera una ditta italiana specializzata nella produzione di cosmetici.

    Da non sottovalutare anche i numeri di Green Hill: 2300 cani per 23 dipendenti, troppo pochi per consentire loro di vivere in condizioni di benessere. 

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    11 Commenti

    1. Animalicidio? piuttosto "sensodellamisuricid io". Il fatto che, con tutti i drammi che colpiscono il mondo umano, ci siano persone che perdono il loro tempo e lo fanno perdere a chi si dovrebbe occupare in primis della protezione del genere umano (magistrati, periti, carabinieri, poliziotti, poliziotti urbani, ecc…), è semplicemente pazzesco.

    2. Ma qua state andando fuori di matto x caso? capisco e condivido che vi stia a cuore la tutela degli animali ma quella che ha scritto il commento qua sotto forse non ha ancora ben compreso il valore della vita umana….e non mi si venga a dire che la vita di una vacca di un cane o di un gatto vale tanto quella di un uomo

    3. gli enti preposti stanno applicando le leggi in materia e ti disturba così tanto questo? se per una volta questi poveri esseri indifesi vengono tutelati da chi li sfruttati maltrattati e allevati per la vivisezione e chi li ha soppressi senza alcuna autorizzazione contravvenendo alle leggi in materia? E a seguito di questa vicenda ti senti autorizzato a criticare gli organi competenti come se non facessero nulla per proteggere in primis quello che tu chiami con superiorità genere umano? che ben vengano queste notizie!

    4. Se non ti interessa basta che non lo leggi ma non giudicare chi ha un cuore… Gli umani hanno la possibilità di proteggersi da soli gli animali innocenti no.

    5. Vorrei sapere quanti dei commentatori animalisti sono vegetariani (o vegani). Perché chi si strappa le vesti in difesa degli animali non può mangiare carne visto come viene prodotta oggidì, nel qual caso, tanto di cappelo per l’onesta ed i valori. Per i curiosi, io mangio carne, anche perché mi piace e perché non mi strappo le vesti.

    6. Concordo con la tesi: difendere gli animali e tutelare i loro diritti perchè indifesi. Mi piacerebbe che in Italia si aprisse un dibattito culturale partendo dalla medesima tesi in materia di aborto, dove cuccioli di uomo indifesi continuano a non avere diritti nel silenzio di questa società. Non capisco perchè chi si straccia le vesti per i beagle (giustamente) non è altrettanto sensibile a questo tema peccando, a mio avviso, di coerenza.

    7. Forse non mi sono spiegata bene. Io SOSTENGO chi protesta contro green hill e difende i beagle. Sto dalla loro parte. Vorrei solamente registrare la stessa determinazione (ideologica, non necessariamente di interventismo) su un tema che ha la stessa matrice e che è ancora più nobile visto che ci sono di mezzo esseri umani. Invece c’è un’inspiegabile timore nel di parlare di aborto. Insomma, ci sono indifesi più indifesi di altri. Bisogna lottare per tutti gli indifesi, non solo per alcuni

    8. Nel suo primo commento lei attribuisce mancanza di coerenza a chi si occupa dei cani, asserendo che non vede pari impegno contro l’aborto. Io rispondevo che si sta parlando di due cose diverse e che, almeno a me, non è dato sapere se chi difende i cani si disinteressi dell’aborto: non mi sembra, infatti, che una cosa escluda l’altra. Tra l’altro non mi pare che non ci sia gente che, a suo buon diritto, si pronuncia a sfavore dell’aborto. La mia opinione è che se ogni volta che si parla di un problema si dice che ce ne sono di più gravi, si vuole solo sviare il discorso. Si vuole delegittimare un problema. Secondo me è giusto che ciascuno abbia la sua opinione sui cani, ciascuno sull’aborto, ciascuno sulla opportunità di decidere se fare una cosa o meno, anche se ci sono altri problemi più gravi.

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