Lutto nel mondo politico e culturale bresciano. Venerdì alle 19 è morto, a causa di un male incurabile, il professor Luigi Cerritelli. La salma riposa all’istituto Maugeri di Lumezzane dove sarà esposta fino alle 18.00 di oggi per poi essere trasferita al forno crematorio di Sant’eufemia lunedì per un ultimo saluto (ore 16).
Socio Ordinario dell’Accademia di Scienze Lettere e Arti di Brescia, già Ordinario di Matematica e Fisica nel Liceo Arnaldo di Brescia, già Presidente della Mathesis di Brescia e Segretario Nazionale della stessa, già Docente a contratto al Politecnico di Milano, Presidente del Circolo Kuliscioff di Brescia, già Presidente del coordinamento delle Associazioni Scientifiche Bresciane, Presidente della Federazione Musicale Internazionale, fondatore del Concorso Lirico Internazionale “Città di Brescia” nonché delle Gare Matematiche Bresciane, Cerritelli aveva anche dalla sua una lunga militanza politica. Prima con i socialisti, poi con diverse formazioni politiche minori e infine con il Psi guidato da Maria Cipriano, di cui era portavoce. Ma a dargli celebrità era stata anche la partecipazione a una delle prime edizioni di amici di Mari De Filippi, che gli aveva valso il soprannome de “il professore di Amici”.
Sono molti i motivi per esprimere un commosso e riconoscente ricordo del prof. Cerritelli. Oltre al suo impegno politico e di docente, in particolare mi fa piacere ricordare oggi la sua meritoria attività per Mathesis-Astrofisma, la fondazione delle “Olimpiadi bresciane della Matematica” e l’amicizia sua con il prof. Viani, preside all’Itis, dove Cerritelli cominciò la sua intensa attività di docente. Vicende educative, scientifiche e di contrasti all’Itis che meritano d’essere analizzate ed a cui Cerritelli stesso diede un contributo con una sua ricostruzione, pubblicizzata con spirito di verità e come motivato sostegno all’assegnazione del premio Bulloni nel 2011 al prof. Viani. Con immensa tristezza ricordo l’ultima nostra amichevole conversazione su questi temi in corso Zanardelli, in occasione d’una iniziativa del Psi, con evidenti i segni delle sue difficoltà di salute. A Luigi, va tutta la gratitudine che è ben meritata da chi ha pienamente saputo con il proprio impegno ed intelligenza onorare la scuola e le istituzioni culturali della nostra città.
In un solo mese di lezioni ed esercizi di matematica con Cerritelli, io ed i miei compagni di classe abbiamo imparato di più e meglio che in tutti i cinque anni di liceo scientifico! Indimenticabili le ore passate in aula con lui alla lavagna!! Mi rese simpatica… la matematica!!! Ancora grazie, Profe.
“Un ricordo dell’Amico Prof. Luigi Cerritelli ad un anno dall scomparsa”
L’amico Prof. Luigi Cerritelli, cofondatore di tante iniziative sociali e politiche, ci ha lasciati un anno fa dopo una lunga malattia. Un con sincero affetto così come si uniscono tutti i suoi Studenti e amici. Luigi Cerritelli, amico.. corretto, sincero e altruista ed illustre matematico di valenza internazionale, resterà sempre nel mio e nostro ricordo.
“Nel momento del congedo finale”, si legge sulla pagina di Fb del liceo Arnaldo da Brescia, il professore “ha rivolto un pensiero alla sua amata Brescia, ai suoi cari, agli amici, ai nemici, all’intero centro storico di Brescia nel quale egli ha vissuto felicemente e bene. A tutti: arrivederci e grazie.”
Cerritel li, amico,
maestro e grande uomo.
Non dimenticherò la
generosità con la quale ha saputo donare la matematica, il modo originale,
preciso e chiaro con il quale ha tradotto per i suoi studenti i segreti più
arcani di questa disciplina, le conversazioni ricche di spunti culturali nelle
testate di molti Giornali.
Con la speranza di
farvi cosa gradita, vi lascio le parole dell’ultima poesia che aveva composto:
LA MIA VITA
Da sempre io vivo
incostante e ribelle
in nuclei
di spazi trasformati
in lor stessi.
Imbocco cammini
senza ritorno.
Trasloco ad ogni ora
ignorando stanchezza.
Hai scolpito tu
stessa,
o matematica,
i confini di ogni mia
gabbia;
e freddo
è il sorriso che tu
mostri
quando decidi
di trasformarmi
in uno zero.
Un caro saluto a
tutti.
Celso Vassalini