Cembre (Star): fatturato consolidato in lieve calo. Investimenti per 6,6 milioni di euro

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Il Consiglio di Amministrazione di Cembre S.p.A., Società quotata in Borsa al segmento STAR, tra i primi produttori europei di connettori elettrici e di utensili per la loro installazione, riunitosi oggi a Brescia sotto la guida del Presidente ed Amministratore Delegato Ing.Giovanni Rosani, ha approvato la Relazione relativa al primo semestre del 2012.

Nel primo semestre 2012 il Gruppo ha evidenziato ricavi consolidati pari a 53,2 milioni di euro, in calo dell’ 1,1% rispetto ai 53,8 milioni di euro del primo semestre 2011.

Le vendite semestrali del Gruppo in Italia, pari a 20,9 milioni di euro, sono diminuite del 15,5%, mentre quelle estere, pari a 32,3 milioni di euro, sono aumentate dell’11,2%. Nei primi sei mesi dell’anno i ricavi delle vendite sono stati realizzati per il 39,4% in Italia (46,1% nel primo semestre 2011), per il 44,8% nella restante parte dell’Europa (41,2% nel primo semestre 2011) e per il 15,8% fuori dal continente europeo (12,7% nel primo semestre 2011).

Il risultato operativo lordo consolidato del primo semestre 2012, pari a 10,3 milioni di euro, corrispondenti al 19,3% dei ricavi delle vendite, è diminuito del 10,5% rispetto a quello del primo semestre 2011, pari a 11,5 milioni di euro, corrispondente al 21,4% dei ricavi delle vendite.

Nei primi sei mesi dell’esercizio è cresciuta l’incidenza sia dei costi per servizi sia del costo del personale rispetto allo stesso periodo del 2011.

Il personale del Gruppo è passato da 581 a 598 dipendenti, si segnala che presso la Cembre Ltd il personale è passato da 70 a 86 dipendenti, al fine di introdurre un secondo turno lavorativo per soddisfare la crescente domanda del mercato inglese.

Il risultato operativo consolidato dei primi sei mesi del 2012, pari a 8,5 milioni di euro, corrispondenti ad un margine del 16% sui ricavi delle vendite, è sceso del 15,8%, rispetto ai 10,1 milioni di euro dei primi sei mesi dello scorso esercizio, pari al 18,8% dei ricavi. L’incidenza degli ammortamenti sulle immobilizzazioni materiali è cresciuta a seguito degli investimenti effettuati per 6,6 milioni di euro, principalmente in fabbricati ed in impianti e macchinari, a fronte di investimenti nello stesso periodo del 2011 pari a 3 milioni di euro.

L’utile consolidato ante imposte, pari a 8,6 milioni di euro, corrispondente al 16,1% delle vendite, è diminuito del 14,9% rispetto a quello del primo semestre 2011, pari a 10,1 milioni di euro e corrispondente al 18,7% delle vendite. L’andamento positivo dei cambi ha determinato proventi per 122 migliaia di euro.

L’utile netto di periodo è stato di 5,7 milioni di euro, in diminuzione del 13,5%, rispetto ai 6,6 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. L’incidenza percentuale dell’utile netto sul fatturato rappresenta quindi il 10,7% delle vendite, contro il 12,2% del 2011.

La posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2012, per effetto degli ingenti investimenti effettuati dal Gruppo, risulta essere negativa per 1,6 milioni di euro, in diminuzione, rispetto al 30 giugno 2011, quando la disponibilità finanziaria ammontava 9,6 milioni di euro, ed anche rispetto al 31 dicembre 2011, quando era positiva per 2,3 milioni di euro. Rileviamo che nel primo semestre 2012 sono stati pagati dividendi per 2,7 milioni di euro a fronte dei 4,4 milioni di euro pagati nello stesso periodo del 2011.

“Il primo semestre 2012 si è chiuso con una contrazione dei ricavi consolidati di circa il 1,1%. Sul mercato italiano il fatturato si è ridotto del 15,5%, mentre all’estero le vendite sono cresciute dell’11,2%. Anche il fatturato progressivo al 31 luglio 2012 evidenzia un calo dell’1,1%. Il gruppo presenta una posizione finanziaria equilibrata, negativa per circa 1,4 milioni di euro al 31 luglio 2012, nonostante gli ingenti investimenti effettuati per 6,6 milioni di euro nel primo semestre finalizzati sia alla realizzazione del nuovo magazzino automatizzato sia all’ampliamento e migliore organizzazione dei reparti produttivi della sede di Brescia” – ha commentato il Presidente ed AD, Giovanni Rosani –“Confermiamo quanto già detto precedentemente, ossia che riteniamo possa migliorare la situazione del mercato italiano nella seconda parte dell’anno, per cui prevediamo per fine 2012 un lieve incremento delle vendite” ha proseguito Giovanni Rosani.

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