Sono anni che le cronache ci raccontano della lotta e della resistenza in Val di Susa contro la Tav. Oggi questa battaglia si combatte anche a Brescia e nelle nostre province. Perché la Tav riguarda anche noi bresciani in prima persona. Decine di persone, 25 famiglie, nostri concittadini, si ritroveranno infatti espropriati delle proprie case e dei propri terreni per far posto all’alta velocità. E questa assurda verità l’ hanno appresa solamente poco piu’ di un mese fa leggendo i quotidiani locali. Nessuno li aveva avvisati di quello che gli stava capitando: ne’ l’Amministrazione Comunale che per voce del vicesindaco Rolfi si è trincerata dietro un laconico " non spettava noi farlo " , ne’ Italferr , la concessionaria dei lavori, che ha invece dichiarato " le pratiche burocratiche sono state eseguite in modo corretto". Sta’ di fatto che i cittadini di via Toscana a Brescia non sanno ancora quale sara’ la loro sorte: quando dovranno lasciare le loro case che abitano da oltre 40 anni e dove dovranno andare. Domani, mercoledi 5 settembre , si costituiranno ufficialmente nel Comitato cittadino di via Toscana , con un incontro convocato alle 20.45 nel salone della Parrocchia San Giovanni Bosco ( Salesiani ) . Un assemblea aperta a tutti gli interessati che serve per fare il punto della situazione e decidere eventuali iniziative da mettere in campo.