Impianto di trattamento delle ceneri, l’assessore Vilardi chiede la Via

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L’assessorato all’Ambiente del Comune di Brescia oggi ha presentato alla Regione Lombardia un’osservazione riguardante la richiesta di verifica di assoggettabilità a VIA (valutazione d’impatto ambientale) per l’impianto sperimentale di trattamento delle ceneri leggere e da termovalorizzatori che la società A2a intende realizzare.

“Pur non contestando l’intenzione di sperimentare soluzioni alternative alle attuali, rispettose dell’ambiente, per il trattamento delle ceneri leggere prodotte dal termovalorizzatore, non si può non evidenziare la propria contrarietà riguardo alla scelta del sito – si legge nella lettera inviata dall’assessorato di via Marconi e protocollata con il n. 73452/12 – Si fa presente, prosegue il documento dell’assessorato, che l’abitato di Buffalora e le aree circostanti sono già sottoposti a una notevole pressione dal punti di vista ambientale per la presenza di attività produttive, cave, discariche, strade ad elevata percorrenza.”

“Abbiamo deciso di inviare questa osservazione, spiega l’assessore Paola Vilardi, per una questione formale e procedurale, in quanto in commissione Ambiente l’ingegner Rossetti di A2a, che desidero ringraziare pubblicamente, ha già confermato e garantito che l’impianto che la società intende realizzare verrà sviluppato in altro sito. Il Comune di Brescia ha tuttavia ritenuto opportuno mandare alla Regione questa osservazione per renderla partecipe delle scelte e per una collaborazione tra enti a diversi livelli nell’interesse delle politiche ambientali e della salute dei cittadini”.

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  1. Il problema è sempre quello: l’inceneritore che brucia 800.000 tonnellate di rifiuti annui, di cui una grande quantità di rifiuti provenienti da fuori provincia e che produce un’quantità di tonnellate di ceneri nocive. Potranno cercare tutti gli espedienti, ma oramai è troppo tardi. Il diritto alla salute è inalienabile e chi ha sco

  2. Il problema è sempre quello: incenerire 800.000 tonnellate di rifiuti annui, di cui una grande quantità di rifiuti provenienti da fuori provincia e che produce un’quantità di tonnellate di ceneri. Potranno cercare tutti gli espedienti compreso quello di utilizzarci come cavie per il nuovo impianto sperimentale per inertizzare le ceneri, ma oramai il tempo delle favole è decisamente scaduto. Il diritto alla salute è inalienabile e chi ha scommesso contro l’intelligenza delle cittadine e dei cittadini di brescia non fa altro che ritardare la propria fine politica!

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