Mercoledì, agli Artigianelli, i “pensieri aperti sulla città” di Pd, civiche e Udc

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L’appuntamento è fissato per mercoledì 12, alle 18 nella sala Artigianelli di via Piamarta, quando attorno al tavolo si troveranno diversi rappresentanti del mondo politico, civico e culturale bresciano per alcuni “Pensieri aperti sulla città” in vista dell’appuntamento elettorale del prossimo anno. Un evento promosso da tre realtà vicine al centrosinistra: la rivista Città e dintorni (di area cattolica), il gruppo Oltre Gibilterra (www.oltregibilterra.it) e i Riformisti 3.0 nel Pd (quest’ultimi più vicini alla sinistra). Ma l’obiettivo – come ha sottolineato nella conferenza stampa di oggi il direttore di C&D Davide Gasparetti – è ben più ambizioso e passa per il coinvolgimento di aree politiche e culturali diverse tra loro. A parlare, mercoledì, saranno – oltre ad Alfredo Bazoli (consigliere comunale Pd e promotore di Città e dintorni) – i rappresentanti di Brescia per passione (Fabrizio Benzoni), Officina della città (Francesco Corbetta), Pd (Federico Manzoni), Al lavoro con Brescia (Francesca Parmigiani) e Udc (Giorgio Montini). Nomi in gran parte sconosciuti al “grande pubblico”, ma anche questa è una scelta ben precisa perché – ha chiarito Gasparetti – “non abbiamo voluto coinvolgere direttamente i candidati sindaci in modo da sgomberare il campo da eventuali personalismi e costruire un dibattito più aperto”. “Abbiamo chiamato al tavolo soggetti diversi per farli ragionare su grandi temi e capire se c’è lo spazio per costruire un percorso comune, anche in vista dell’appuntamento del prossimo anno”, ha sintetizzato Gianluca Del Barba (Riformisti 3.0). “La città è ingrigita: per colorarla serve un arcobaleno di tinte che dialoghino fra loro”, ha aggiunto – buttandola sul poetico – Riccardo Frati (Oltre Gibilterra). Ma a chiarire meglio l’obiettivo ci ha pensato Bazoli. “Abbiamo scelto di coinvolgere forze tra loro eterogenee perché, tanto più in questo momento di frammentazione, riteniamo sia necessario far fare uno scatto a una città oggi troppo immobile. Non ci interessa la valutazione che ciascuno ha sull’operato della giunta Paroli, quanto il progetto che si può costruire insieme e di cui il Pd deve essere un perno, non certo un elemento di frammentazione. Siamo ovviamente consci dei limiti della nostra iniziativa”, ha concluso Bazoli, “ma vogliamo comunque gettare il seme del cambiamento”.

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  1. Va bene, ascoltiamo tutti, coinvolgiamo tutti, dialoghiamo con tutti, ma il perno dovrebbe essere sempre e comunque il PD, composto a sua volta da diverse anime e voci, che comunque non evocano affatto, almeno a me, la parola "cambiamento". E poi, diciamocelo chiaro, dietro quei giovani o presunti new entry ci sono sempre e comunque le "tre famiglie con due cognomi" (definizione di Aldo Busi) o i due partiti (democristiani e socialisti) che da paarecchi lustri sono protagonisti della storia politica e civile di Brescia. Continuate a votarli, serenamente, io mi sono stufato.

  2. Mi piace questa iniziativa. Coinvolge molte anime della città. Alcune forze giovani e attente in modo evidentemente orientato al bene comune (Officina della città), altre più partitiche (Federico Manzoni ha solo il difetto di appartenere al PD, per il resto è persona e consigliere eccellente), altre più "civettuole". Perchè Lega e PdL non ci sono? Battono già la ritirata?

  3. Finalmente una buona occasione per parlare dei temi della città senza pregiudizi sui candidati sindaci come FENAROLI MARCO. Se il Pd e Del Bono in particolare si svegliassero fuori per contribuire ad un confronto reale all’interno del centrosinistra, sui temi urgenti della città.l’antipolitica (leggi Grillo) sarebbe messa subito in un angolo. Abbiamo assistito ad una festa del movimento 5 stelle durata 4 giorni e non ho visto trattare un solo tema riguardante la città.Cosa si aspetta da parte del Pd a convocare le primarie di coalizione del centrosinistra sulla base di alcuni temi condivisi con la città e poi che il candidato migliore sostenuto e votato dai cittadini ci porti a spazzare il non governo del centro destra,pasticcione, e inconcludente come quello che abbiamo dovuto subire in questi 4 anni.
    Grazie Marcello

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