Gli aborti fai da te a Brescia esistono. A lanciare l’allarme è il Corriere della Sera, che ha dato voce allo scenario descritto da alcuni ginecologi degli ospedali bresciani, dove una decina di donne l’anno si presenta con forti emorragie in corso, dolori addominali e un aborto in atto. La causa? L’assunzione di Cytotec, un farmaco contro l’ulcera gastrica.
Nella maggior parte dei casi si tratta di donne rom, sudamericane, africane o dell’Est. Molte sono prostitute, ma non tutte. Fatti del genere non appartengono solamente a contesti socialmente complessi e poveri. Capitano anche a ragazzine italiane istruite e benestanti. Tra i rilevamenti, peraltro, emergono solo i casi in cui le donne sono costrette ad andare al pronto soccorso. C’è un mondo sommerso di cui non si hanno dati.
Questa tecnica è vietata dalle legge e pericolosissima per la salute delle donne. Il Cytotec, infatti, viene venduto dalle farmacie solamente sotto prescrizione medica. Ecco perché si ricorre all’acquisto on-line o da «pusher» che lo contrabbandano dall’estero.
Eccola qui la crisi più grave che affligge la nostra società. Una crisi di valori e di coscienze, che arriva a negare perfino il diritto alla vita. Al cospetto di queste notizie tutto ciò per cui ci inalberiamo quotidianamente (politica, economia, ecc. ecc.) sono problemini
forse non era il caso di citare il nome del farmaco: magari a qualcuno mancava l’idea giusta…