Bianchini: Tintoretto da abbattere, Cimabue da vendere

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“Il problema della Tintoretto di San Polo è la concentrazione di cittadini con situazioni difficili, che ha trasformato questo luogo in un vero e proprio ghetto. Per quello abbiamo deciso di aggredire il problema. Una valutazione sulla possibilità di alienare la torre è da considerare, ma sulla Cimabue perché sull’altra la soluzione è già definita”. A dirlo è stato oggi, durante il consiglio comunale, l’assessore alla Casa Massimo Bianchini, che ha così risposto all’interrogazione presentata dal consigliere Claudio Bragaglio. L’esponente del Pd, in particolare, aveva chiesto conto all’assessore Bianchini dell’ipotesi di alienare la torre e del rischio di causare con l’abbattimento un danno patrimoniale al Comune, invitando l’esponente della giunta a riconsiderare i tempi dell’operazione anche alla luce dell’emergenza casa e della riduzione del fondo affitto da 4 milioni a 700mila euro.

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1 COMMENT

  1. Se il problema della torre Tintoretto, come dice Bianchini, è "la concentrazione di cittadini con situazioni difficili, che ha trasformato questo luogo in un vero e proprio ghetto", questo problema ormai è risolto perchè sono già stati trasferiti quasi tutti gli inquilini (ne restano una trentina su 195 appartamenti). Quindi ora ci sono alloggi liberi che invece di essere demoliti potrebbero essere assegnati a bisognosi onesti, a famiglie sfrattate per morosità incolpevole, a persone che sono in graduatoria per le case popolari, a studenti ecc. creando così una nuova composizione sociale con inquilini meno "problematici". Brescia ha bisogno di quegli appartamenti , tanto più in una situazione di vera e propria emergenza sfratti!

  2. Nella Torre Tintoretto c’erano circa 30 situazioni difficili. Al Carmine ce ne sono molte di più. Propongo, pertanto, l’abbattimento del quartiere.

  3. ma possibile che ai nostri amministratori non vengano idee meno balzane? ci sono situazioni difficili? demoliamo l’edificio. per fortuna che prima lo svuotano….

  4. Anche in Loggia ci sono tante situazioni "difficili", non per questo bisogna abbattere la Loggia: Basta avere un po’ di pazienza fino alle prossime elezioni e, magari, si riuscirà anche a salvare la torre Tintoretto dai nuovi vandali in doppio petto.

  5. Qui da abbattere, al piu’ presto, c’è una giunta di incapaci. E invece le amministrative, per quanto si stiano avvicinando, sono ancora lontane sette mesi, e tocca portare pazienza.

  6. La "visione", in realtà, è la stessa che ha mosso allao smantellamento della pensilina di Largo Formentone costato circa 400.000 euro: eliminare le vestigia dell’era corsiniana, costi quel che costi. E, al contempo, lasciare qualche grande opera a memoria perenne del faraone Adriano come la Cittadella dello Sport o il parcheggio sotto il castello, costi quel che costi. A voi il giudizio su lorsignori…

  7. È una sciocchezza. Vogliono fare l’eventone con il bum e tanto fumo che esce dalle macerie. A ben vedere, sollevare un polverone per nascondere i veri problemi e ammorbare la nostra aria di polveri sottili e altri inquinanti è una loro specialità. Domani, mercoledì 19, se ne parlerà in modo serio a San Polo (Casa delle Associazioni, via Cimabue, 16, ore 18). Cercate "Ri-pensare e ri-abitare le torri di San Polo" in un motore di ricerca. C.

  8. Al grosso problema dell’eliminazione di 200 appartamenti circa che ha generato la deportazione coatta delle famiglie che vi alloggiavano, si aggiunge il problema non secondario dell’inquinamento che si produrrà: polveri a iosa in un quartiere dove l’emergenza sanitaria è stata più volte attestata dagli studi e dalle indagini effettuate dall’ASL e dall’ARPA, probabile presenza di amianto di cui nessuno per ora osa parlare, camion e ancora camion che dovranno andare avanti e indietro per spostare le macerie, individuazione di un luogo dove portare i detriti prodotti (un’altra discarica?).
    E tutto questo per spostare un problema di convivenza da un luogo all’altro!

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