Rovato, per assumere il nuovo addetto stampa il curriculum (quasi) non conta. Opposizione all’attacco

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E’ polemica, a Rovato, per il concorso indetto dall’amministrazione comunale per l’assunzione di un addetto stampa. Sul sito dell’amministrazione, infatti, è pubblicato un bando per il conferimento dell’incarico con un contratto di 60 giorni prorogabili per la cifra – non modica di questi tempi – di 1420 euro al mese (Iva e oneri previdenziali compresi). Le domande vanno presentate entro le 12.30 di domani. Ma la polemica è aperta da un pezzo, perché i criteri definiti per la selezione scaldano le opposizioni. Fatto 100 il punteggio massimo assegnabile ai candidati, infatti, il curriculum può valere al massimo 20 punti (10 per l’attività professionale svolta nel privato, altrettanti per quella nel pubblico), mentre al colloquio personale vengono attribuiti ben 80 punti. Un metodo che lascia un ampio spazio alla discrezionalità e che fa imbufalire l’opposizione di Semplicemente per Rovato. “Si abbia piuttosto il coraggio di passare attraverso un affidamento diretto a persona di fiducia, e del suo operato si risponda, responsabilmente, nelle sedi opportune”, tuona Pier Giuseppe Massetti in una nota, “è da settimane, infatti, che una persona si presenta agli organi di stampa come il responsabile dell’ufficio stampa comunale quindi il dubbio di un bando pilotato è più che lecito”.

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1 COMMENT

  1. Prassi scandolosa quella delle assunzioni così come quella degli appalti pubblici pilotati: dall’impostazione percentuale dei punteggi o dalle clausole accessorie contenuti nei capitolati (appalti) si può manipolare a priori tutto: chi partecipa e chi no, chi non vincerà di sicuro e chi vincerà probabilmente o senza ombra di dubbio. Questa è l’Italia che, non a caso, ha uno dei più alti tassi mondiali di corruzione e di illegalità diffusa. Questa, ahimè, è anche l’Italia del baratro economico e finanziario dal qaule qualcuno (chi ?) dovrebbe risollevarci.

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