Scuola, presidi e Aib uniti: risolvere subito il problema dei posti scoperti

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Una delegazione di dirigenti scolastici bresciani ha incontrato la Presidenza dell’Associazione Industriale Bresciana alla quale sono state espresse preoccupazioni per le condizioni in cui versa la scuola lombarda, dopo che 575 istituti hanno iniziato l’anno scolastico privi di quello che un tempo era chiamato il “preside”.

Una situazione generatasi dopo che una sentenza del Tar di Milano ha bloccato, per vizi procedurali attribuibili alla stessa amministrazione scolastica, il concorso in cui 406 candidati, di cui una sessantina sono insegnanti bresciani, sono risultati idonei.

Conoscendo la qualità e l’efficienza del sistema di istruzione regionale, AIB è incredula possano esser emerse lacune procedurali nell’organizzazione del concorso ed auspica una immediata soluzione che ristabilisca la piena funzionalità delle scuole in cui il ruolo del dirigente scolastico è rimasto scoperto.

Franco Gussalli Beretta, vice presidente di AIB per l’education, si è dichiarato “preoccupato che, in una fase di riorganizzazione e di applicazione della riforma scolastica, possano esserci forti ripercussioni sul buon esito di quest’ultima, vanificando così il lavoro e la collaborazione tra imprese e scuola per l’entrata a regime dei nuovi ordinamenti scolastici”

Nel pieno ed assoluto rispetto delle decisioni della magistratura amministrativa, Associazione Industriale Brescia, da sempre attenta ai problemi dell’istruzione come risorsa indispensabile per lo sviluppo della comunità e delle imprese, esprime preoccupazione per la situazione di stallo venutasi a creare e si augura che studenti, famiglie e corpo insegnante delle scuole prive del dirigente possano nel più breve tempo possibile ritrovare la completezza della struttura organizzativa, anche perché una scuola senza preside è come un’impresa senza l’imprenditore.

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