Amianto in via Brocchi? Anche i grillini all’attacco

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“Il sindaco anteponga la salute dei cittadini al lucro dei privati”. Con una nota anche il Movimento Cinque Stelle va all’attacco del Comune per la questione della discarica di via Brocchi, in cui ieri sarebbe stato conferito il primo carico di amianto (l’immagine è stata fornita dal Movimento Cinque Stelle).

ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO

 

Solo pochi giorni fa, durante l’assemblea pubblica “Brescia come Taranto?”, i relatori dott. Sesana, direttore dell’ARPA e dott. Panizza di Medicina Democratica avevano presentato i dati sull’inquinamento di S. Polo e sulle gravissime conseguenze per la salute pubblica della zona, con particolari ripercussioni sui bambini. Ieri, 1 ottobre 2012, allertati dai cittadini della zona, abbiamo verificato che, presso la discarica PROFACTA di via Brocchi nella popolosa e degradata zona di S.Polo, giace il primo carico di amianto.

I cittadini del Movimento 5 Stelle condividono la preoccupazione e la rabbia del Comitato Spontaneo contro le nocività dato che:

– A fine maggio, dopo 27 giorni di sciopero della fame dei cittadini, il Comune aveva  promesso che avrebbe chiesto all’imprenditore di fermare i lavori almeno fino alla sentenza del Consiglio di Stato e di intervenire presso la Regione per una verifica sull’iter autorizzativo.

– il fondo della discarica avrebbe dovuto essere alzato di 5 cm ed ARPA avrebbe dovuto controllare l’avvenuto innalzamento, ma questo non è avvenuto.

– l’eternit imballato, una volta posizionato nella buca, dovrebbe essere ricoperto di un consistente strato di terra,mentre ora è esposto alle intemperie, con potenziale grave danno all’ambiente.

Chiediamo che il Sindaco eserciti il suo ruolo di principale autorità sanitaria del Comune e rispetti la Costituzione (art.41) nell’anteporre la salute dei cittadini al lucro privato.

 

Movimento 5 Stelle Brescia

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1 COMMENT

  1. Siete veramente ridicoli…priam di parlare informatevi…non è il Comune che rilascia le autorizzazioni per le discariche e almeno leggetevi la storia della discarica di Via Brocchi, il TAR ha dato ragione ai privati!!! Smettetela di fare politica improvvisandovi e utilizzando slogan, dite la verità ai cittadini.

  2. Non nutro particolare simpatia per i grillini e sara’ cosi’ fino a che non usciranno dall’equivoco su una serie di temi sensibili (economia, diritti civili, immigrazione…) sui quali non si esprimono con chiarezza. Però prima di criticarli bisognerebbe leggere cosa dicono. È nel comunicato stampa sulla discarica di via Brocchi parlano di verifiche dell’iter autorizzativo presso la Regione, non certo spesso il Comune. Il Sindaco, invece, è correttamente chiamato in causa, in virtu’ dei poteri e delle competenze conferitigli, io materia di salute pubblica nel territorio da lui amministrato. In tale ambito, il Sindaco può provvedere anche con ordinanze contingibili e urgenti, a difesa della salute dei cittadini. Ma possiamo star certi che Paroli non fara’ uso di questi poteri.

  3. Non nutro particolare simpatia per i grillini e sara’ cosi’ almeno fino a che non usciranno dall’equivoco su una serie di temi sensibili (economia, diritti civili, immigrazione…) sui quali non si esprimono con chiarezza. Però prima di criticarli bisognerebbe leggere cosa dicono. E nel comunicato stampa sulla discarica di via Brocchi parlano di verifiche dell’iter autorizzativo presso la Regione, non certo presso il Comune. Il Sindaco, invece, è correttamente chiamato in causa, in virtu’ dei poteri e delle competenze conferitigli, in materia di salute pubblica nel territorio da lui amministrato. In tale ambito, il Sindaco può provvedere anche con ordinanze contingibili e urgenti, a difesa della salute dei cittadini. Ma possiamo star certi che Paroli non fara\’ uso di questi poteri.

  4. In data 11/03/2010 viene deposita l’Ordinanza cautelare del TAR che dopo aver “Rilevato che, nelle more sussiste il danno grave ed irreparabile” accoglie temporaneamente la richiesta di sospensione dell’autorizzazione rilasciata alla discarica perchè agli atti manca parte della documentazione depositata presso la Regione Lombardia.
    In seguito, il 10/06/2010 viene depositata l’Ordinanza del TAR che accoglie l’istanza di sospensione dei lavori proposta dal CODISA contro la discarica PROFACTA:
    “Ritenuto che
    – fondata si profila la doglianza con la quale si lamenta l’insufficienza dell’istruttoria posta in essere dalla Regione in relazione alla vulnerabilità geologica del sito sul quale è autorizzata la realizzazione della discarica di materiali edili contenenti amianto (classificato dall’allegato al vigente PRG come classe di fattibilità 3) con possibile impatto sulle falde sottostanti, atteso che a fronte della relazione geologica apprestata dalla richiedente, nessuna autonoma valutazione geologica risulta essere stata posta in essere dagli uffici regionali;
    – profili di fondatezza paiono sussistere anche in ordine alla compatibilità del sito con la destinazione ad attrezzature sportive ad esso impressa dal vigente PRG, anche in relazione alle pendenze imposte per la copertura; Considerato che sussiste il danno grave ed irreparabile, atteso che in caso di mancata concessione della invocata tutela cautelare l’opera verrebbe completata ed iniziato l’utilizzo a discarica di materiali contenenti amianto; P.Q.M.
    accoglie l’istanza di sospensione degli effetti degli atti impugnati.”
    Alla fine, in data 29/06/2011 viene depositata la sentenza del TAR che non dà ragione ai privati, ma sostiene che “Il ricorso va dunque ritenuto inammissibile per omessa tempestiva notificazione alla controinteressata Profacta SPA.”; e questo e nonostante che nell’ordinanza del 10/06/2010 sia chiaramente scritto:
    "Rilevato, ad un sommario esame proprio della fase cautelare, che: – possono essere disattese le eccezioni d’inammissibilità del ricorso sollevate dalla Regione e dalla controinteressata, atteso che sussiste la legittimazione dei ricorrenti (cfr. sul punto, TAR Emilia-Romagna 26.11.2007 n. 3365) e che nei confronti della controinteressata si è comunque instaurato il contraddittorio, …"
    Ciò significa che nell’autorizzazione ci può essere qualsiasi errore o omissione, ma il TAR (nonostatnte in due precedenti occasioni si fosse pronunciato a favore del Comitato) non ne tiene conto perchè la notifica del ricorso è arrivata in ritardo.
    Questo non significa dare ragione ai privati, significa non entrare le merito!
    Tutta la documentazione è disponibile sul sito giustizia-amministra tiva.it

  5. Davvero un comunicato da improvvisati. Dimostrate la vostra impreparazione politica, scopiazzando il comunicato dei comitati ambientalisti e spacciandolo per vostra iniziativa. Così siete proprio rappresentanti ufficiali della più vecchia, e scadente, politica

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