(a.c.) 22 milioni per riqualificare via Milano e al contempo intraprendere la bonifica della Caffaro, e 14 per la riqualificazione di palazzo Avogadro. Questi i due grandi progetti per i quali Brescia ha inoltrato a Roma, nell’ambito del "Piano nazionale delle città", la richiesta di finanziamento.
I 14 milioni per lo storico palazzo, da anni in attesa di un intervento massiccio, sarebbero utilizzati innanzitutto per il restauro della struttura e dei suoi magnifici affreschi (su tutti quelli del Salone Gambara). Una volta sistemata la struttura si vorrebbe trasformarne una parte da destinare ad housing sociale, per mettere a disposizione di anziani e giovani alcuni spazi in cui vivere a canone agevolato; la parte rimanente del palazzo ospiterebbe uffici e servizi, e anche un laboratorio creativo. Labolani garantisce che la Soprintendenza avvallerebbe il piano, di cui avrebbe già preso visione.
Il grosso del finanziamento chiesto a Roma verrebbe impiegato invece per un intervento nella parte ovest della città, tra via Milano e il sito Caffaro. Con i 22 milioni chiesti, suddivisi su tre annualità, si incentiverebbe innanzitutto l’edilizia di recupero degli edifici fatiscenti, un po’ come avvenuto anni fa con il piano-Carmine, e si metterebbero in campo alcuni interventi di valorizzazione, come una pista ciclabile lungo il Mella, il risanamento del campo Calvesi e la bonifica dei giardini di via Nullo. In contemporanea con i soldi di Roma andrebbero a incrementare significativamente le risorse per la bonifica del sito Caffaro, per il quale in regione sono fermi già 6 milioni di euro.
Difficile che arrivino tutti e 36 i milioni chiesti. Speriamo.