Busto di Mussolini esposto in Santa Giulia: sconcerto dell’Anpi provinciale

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(a.c.) E’ un busto in bronzo di Benito Mussolini, è stato realizzato nel 1923 dallo scultore Adolfo Wildt ed è esposto in questi giorni in Santa Giulia, all’interno della mostra Variazioni sul Classico. Questo l’oggetto, ma forse è più corretto parlare di "simbolo", contro il quale si è scagliato il presidente dell’Anpi provinciale Giulio Ghidotti.

Visto il busto esposto in mostra, Ghidotti ha scritto una lettera al quotidiano Bresciaoggi (se ne parla nel numero in edicola stamane) nella quale si dice sconcertato: «L’Anpi non può tacere. Non è tollerabile che a Brescia, città della strage fascista di piazza Loggia, città medaglia d’argento della Resistenza, sia esposto come se niente fosse, senza apparati storico-artistico-informativi adeguati, in modo apparentemente neutro, così com´è proposto il simbolo principale di quella cultura e di quella politica antidemocratiche e militariste, violente e razziste, che hanno portato sofferenze, lutti e rovine a Brescia, in Italia, in Europa e nel mondo».

Nella mostra, inaugurata sabato dal sindaco Paroli, c’è anche un’altra opera dello stesso Wildt, realizzata negli stessi anni, il bronzo colossale che raffigura il fratello del Duce, Arnaldo Mussolini. Altre versioni del celebre busto sono di proprietà di altri musei italiani, tra cui la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma; questi busti negli ultimi decenni hanno girato il mondo, e sono stati esposti ad esempio al Guggenheim Museum di New York in occasione della mostra "Chaos and Classicism. Art in France, Italy, and Germany, 1918-1936" ed al Centre Pompidou di Parigi per l’esposizione "Les Realismes (1919-1939)”.

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35 Commenti

  1. La scultura è la copia, custodita a Brescia, di quella posizionata all’interno della "Casa del Fascio" di Milano e che, demolita a picconate, fu un’immagine simbolo della caduta del fascismo ? Se è quella, nessuna meraviglia per quella che può ai più apparire come "provocazione": i bresciani assessori Arcai e Labolani, così come gli onorevoli Beccalossi e Saglia, provengono dalla cultura neo-fascista e da formazioni politiche post-fasciste, cui legittimamente non hanno mai negato nè di ispirarsi nè di essere appartenuti. Da un punto di vista meramente artistico, la scultura è inserita nel periodo e nel tema della mostra.

  2. PERCHE’ SEMPRE QUESTE POLEMICHE INUTILI??!! E’ UNA SCULTURA. PUNTO. CHE MENATE SEMPRE!! MA NON AVETE NIENTE DA FARE????

  3. Infatti il busto deve essere considerato nel contesto in cui è stato inserito. Una mostra. Se dovessimo eliminare tutto quello che è stato simbolo e fasto di quel periodo allora dovremmo demolire mezza città. Da piazza Vittoria a tutti i tombini con il simbolo del fascio littorio. Anche lo stesso monastero di S.Giulia fu adibita a caserma fascista.

  4. certo sono simboli….ma in una città martoriata dal fascismo è ancora viva la memoria dei caduti per quel periodo e soprattutto di quelli caduti per P.za Loggia, che non hanno ancora trovato la pace della Giustizia. scelta sbagliata quella di Paroli che poteva dire alcune parole per distinguere il valore artistico dal valore simbolico ma , si sa per due voti bisogna fare buon viso e cattivo gioco ???ora che la Lega non si sa dove vada a Brescia visto cosa è successo in Regione …siamo stufi di questi doroteismi e trasformismi che ormai ci accompagnano quotidianamente .

  5. Concordo in pieno con Setup, il "simbolo" andrebbe contestualizzato e rapportato alla circostanza in cui viene esposto, non vedo perchè polemizzare e strumentalizzare gratuitamente

  6. Quel busto è stato esposto per decenni all’ingresso della Biblioteca d’arte e storia di via Musei(ormai chiusa dalla giunta). E nessuno aveva nulla da dire.
    Comunque non trovo nulla di male nell’esporla. La storia è storia ed è giusto sapere, pensare, vedere. Se si tiene tutto nascosto si ha l’effetto contrario.
    E comunque dopo 60 anni se ci lasciamo spaventare da un’opera d’arte (perchè è di questo che stiamo parlando) siamo messi male

  7. …e basta con ste polemiche, sono passati 70 anni dalla fine della guerra, la guerra è finita lo capisce sì o no l’anpi o è ancorata ancora ad un apassato che non esiste più ?? e basta con ste polemiche gratuite, allora dite all’anèèi che vada a vedere i murales che ancora fanno bella mostra di seè sui muri delle case…..credere obbedire combattere etc etc…. che facciamo, demoliamo pure le case ?? e basta anpi, ogni scusa è buona per alzare la testa a sproposito, siete patetici, nostalgici e fuori contesto perchè questa è una mostra, stop, nulla di più !!!

  8. si potrebbe corredare il busto con delle belle foto di piazzale loreto dell’aprile del 45. così si darebbe giustizia alla storia.

  9. "ad un passato che non esiste più"; l’anpi esiste per te caro mio, per te che non hai vissuto quei tempi, non hai fatto nessuna guerra, non hai visto la tua terra umiliata da guerrafondai filonazisti, non hai avuto nessun parente a dachau. mio nonno ERA a dachau e lì rimane sepolto ed io sputerò in faccia a quei pochi sbarbatelli che sostengono OGGI che è stata tutta un’invenzione. facciano una guerra vera e poi mi dicano cosa si prova…

  10. Verissimo quello che dite, continuo a non capire perchè strumentalizzare un evento con finalità assolutamente non politiche! bha?? trovate argomentazioni più attinenti per scagliarvi contro queste iniziative altrimenti siete ridicoli

  11. Sono un antifascista. Senza se e senza ma. Non sopporto le riabilitazioni postume del regime. Ma qui si tratta di un’altra cosa: basti pensare che questo busto di Mussolini mi pare sia già stato esposto a Brescia, nel corso della (bella) mostra su Adolfo Wildt del 2000, promossa da Brescia Musei (allora guidata da Cavalli e Corsini come Provincia e Comune). Allora però nessuno se ne accorse. Scandalizziamoci per cose ben più serie, va….

  12. L’ANPI ha un sua ragione di essere. Quella certamente di ricordare le sofferenze e le vittime di un regime che, grazie al valore dei partigiani ma non solo, sono riusciti a sconfiggere. Fin qui tutto bene. Però l’ANPI ha anche un’altra ragione di esistere. O meglio, aveva. Quella cioè di avere un fondo, dalle casse dello stato (fino a circa 3 anni fa), qualcosa come 1milione500mila euro. Dal 2011 la cifra si è dimezzata 750.000 euro e dal 2012 sembra che non ci siano più soldini. Adesso stanno battendo cassa. Se questi soldi non erano lo scopo principale di questa associazione ( e ne sono convinto), spero che lo sbigottimento davanti ad opere come quella presentata nella mostra, non sia un pretesto per rendersi visibili e sensibilizzare l’opinione pubblica per ottenere ancora quello che oggi questo governo ha tolto loro.

  13. L’allarme lanciato dall’ANPI a me pare tutt’altro che inutile e pretestuoso: si assiste in questa città da troppo tempo, con la complicità di una Giunta in cui la presenza di pseudo-ex-neo-fascis ti è massiccia e ben documentata, a preoccupanti segnali di sistematica e lugubre "apologia del Fascismo". Prima l’insistenza sulla ricollocazione in Piazza Vittoria di una brutta statua il cui vero nome, prima che fosse soprannominata familiarmente "il Bigio", risulta esser non a caso "L’Era Fascista"; poi l’autorizzazione concessa all’apertura delle nuove sedi locali di "Casa Pound" e di "Forza Nuova"; ora la riscoperta di questi "capolavori nascosti nei magazzini dei Musei" per una mostra che sembra il regalino d’addio o il premio di consolazione per un Assessore da dimenticare, che a questi cimeli dell’epoca littoria pare sia molto affezionato… Smettiamola con le ipocrisie di chi nasconde i vecchi gambali (sporchi di sangue!) dietro il velo dell’arte ed i panneggi delle sculture!!

  14. Vedo con piacere che il signor 29 luglio non perde mai l’ occasione di commentare a sproposito ogni banale polemica di sinistra.Evidentemen te non ha nient’altro di bello da fare se non punzecchiare con critiche poco costruttive e mai obiettive.Patetico!

  15. Adesso però dovrebbe dirci chi nasconde i "vecchi gambali" sporchi di sangue. Perchè delle cose che scrive dovrebbe assumersene le responsabilità.

  16. 750.000 euro di ragioni ha l’anpi-prima erano 1.500.000-per stigmatizzare l’esposizione del bronzeo profilo e, suggerisco io, per riallagare la Pianura Pontina ed abolire la previdenza sociale…

  17. Le repliche di "Setup" e di "gianna e neri" dimostrano di non capire (o fingono di non capire) la dinamica d’azione dei simboli (la statua ricollocata in piazza, il busto onorato in mostra) e delle metafore (i vecchi gambali sporchi di sangue) e vorrebbero appiattire tutto sul piano delle minacce di querele e delle insinuazioni di tornaconti economici… Non ci siamo, qui quel che non si vuole ammettere da parte di qualcuno dei lettori, ma anche di non pochi degli esponenti dell’attuale Amministrazione, è che con queste scelte si mette in discussione la fedeltà alla Repubblica ed alla Costituzione, che sull’antifascismo sono fondate. Il nostro Paese oggi non è certo in buona salute, ma non dimentichiamoci che dall’innamoramento per il Duce l’Italia uscì deturpata, violentata, amputata e ridotta in macerie!!!

  18. Sai chi sono gli unici 2 ancora vivi ad aver scritto la costituzione?Andreot ti ed emilio colombo…..bella gente chi ha scritto la tua costituzione "antifascista".

  19. Magari non il duce,ma un bel prefetto Mori(di ferro!) ci servirebbe come il pane…..me lo vedo che attacca al muro i forestali siciliani!l’unico in 150 anni che ha rischiato sul serio di sradicare la mafia.

  20. Forse Fiore di maggio ha letto male l’articolo.Stiamo parlando di un busto,di un opera d’arte,che c…. di discorsi fai?

  21. La dinamica d’azione dei simboli…azzè? Non sarà certo un busto messo tra tanti altri a farmi cambiare idea sui valori dell’antifascismo. Se basterebbe davvero così poco allora dovrei repoccuparmi della mia sanità di mente. Diciamo piuttosto che se questa mostra doveva essere pubblicizzata, questa polemica è il modo migliore per farlo.

  22. La ragione e l’attualità dell’esistenza dell’Anpi sono dimostrate dal contenuto di diversi dei commenti postati a questa notizia. Se c’è chi ha nostalgia di quando i treni erano puntuali, e dimentica le leggi razziali, significa che i Partigiani non hanno ancora finito il loro compito.

  23. Nessuno alla mia età può dimenticare una legge razziale, per il semplice motivo che ancora non ero nato. Ho visto tanti documentari, tante celebrazioni, ma leggo anche che girano parecchi soldi. Fossimo stati in un’altro paese avrei creduto nella buona fede di chi è a capo di queste associazioni. Ma visto che siamo in Italia, mi permetta di dire che, se dopo ancora 60 anni questo "compito" deve ancora essere completato, allora i miei dubbi restano. Circa 750.000. Ma tre anni fa ne avevo molti di più.

  24. Ma insomma, saltate di palo in frasca: la statua è stata esposta più volte, ma quello che giustamente dà fastidio oggi è che non viene corredata da spiegazioni che la contestualizzino storicamente.
    E poi bene il Bigio in piazza, è bene perchè deve ricordare cosa era il fascismo, deve essere un monito perenne affinchè la storia non si ripeta. Coprire, nascondere non fa altro che aumentare l’eco.

  25. Ma secondo lei ci sarebe ancora bisogno di dare spiegazioni? Ci avete fatto venire una capa tanta con ste antifascismo e antinazismo. Abbiamo visto nei documentari il duce appeso in piazza Loreto un centinaio di volte. Abbiamo capito. E’ lui il cattivo. Del fascismo sappiamo di tutto e di più però adesso basta. Abbiamo testi scolastici che sono scritti da antifascisti, abbiamo strade, scuole, dedicate a questi antifascisti. Un presidente della Repubblica, tutti i politici di sinistra sono antifascisti. Tutti quelli di destra sono fascisti. OK! Va bene. Ma adesso lasciatemi visitare sto testone prima che qualche partigiano arrivi e lo fonda per farci una falce e un martello. E che c….!

  26. Oddio mi ci tirate dentro pure me in questa piccola bega di cortile. L’attuale presidente Napolitano (ex-PCI) era un giovane iscritto alla GUF (Gioventù Universitaria Fascista), quindi come minimo quando si iscrisse aveva più di 18 anni: giova ricordare che non era obbligatorio iscriversi alla GUF per frequentare l’Università nemmeno allora.
    Il tutto non è coperto da particolari segreti, è solo storia.

  27. Bella mostra ospitata nel complesso museale della città. Alcuni ambienti sono stati resi ancora più suggestivi dalla presenza di queste opere d’arte. Spero che alcune statue possano restare ancora per lungo tempo. Davanti al busto del duce che dire? Nessun sbigottimento particolare. Un’opera d’arte che sicuramente avrà un suo valore artistico. Non a caso è stata mostrata nel museo di Guggenheim a New York e a Parigi. Comunque l’ho guardata da vicino. Mi sono avvicinato lentamente, ho allungato la mano per vedere se succedeva qualcosa. Niente. Potete stare tranquilli. Non morde.

  28. Uolter veltroni non si ricandida:gli antifà compagnissimi gli hanno ricordato che il padre diresse e fece la radiocronaca della visita dello zio Adolfo a Roma…

  29. Polemiche meschine,come si rivela meschino il signor Ghidotti.Il fascismo è morto col suo fondatore.Io sono anticomunista ma non distruggerei mai un ritratto di Stalin(soprattutto se ben dipinto).

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