Bsnews.it festeggia oggi le 20mila notizie su Brescia (con oltre 50mila commenti). Ecco le più lette

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Ventimila tonde tonde. Tante sono – con quella che leggete in questo istante – le notizie che Bsnews.it ha messo on line dalla sua nascita, nell’estate del 2008. Di queste ben 10mila sono quelle caricate soltanto nell’ultimo anno. Quello che ha sancito una nuova vita per il nostro quotidiano, che a maggio, con una grande festa, è entrato ufficialmente a far parte della grande famiglia di Edizioni 12 (di cui fa parte anche il mensile 12 Mesi, ogni mese in allegato gratuito al Corriere della Sera). Queste 20mila notizie – accompagnate da oltre 50mila commenti da parte dei lettori – costituiscono un piccolo patrimonio a disposizione dell’intera rete. Che potete consultare gratuitamente attraverso il nostro sistema di ricerca. Grazie della fiducia. E buona lettura.

DI SEGUITO LA CLASSIFICA DELLE 10 NOTIZIE

1) http://www.bsnews.it/notizia/7277 – Ambra e Renga

2) http://www.bsnews.it/notizia/13952 – Laura Maggi

3) http://www.bsnews.it/notizia/14004 – Autovelox

4) http://www.bsnews.it/notizia/15368 – Intervento del notaio Santosuosso

5) http://www.bsnews.it/notizia/13241 – Esplosione di via Marchetti

6) http://www.bsnews.it/notizia/16550 – Tragedia di via Cremona

7) http://www.bsnews.it/notizia/13328 – Eliana Cartella

8) http://www.bsnews.it/notizia/18421 – Vanessa Ferrari

9) http://www.bsnews.it/notizia/12516 – La rubrica della Betonega

10) http://www.bsnews.it/notizia/11668 – Addizionale Irpef

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1 COMMENT

  1. Complimenti sopratutto per la vostra recente iniziativa di censurare chi con nome e cognome non si vuole registrare, segno evidente di un diffuso malcostume di commentare on-line nell’anonimato non avendo il coraggio di metterci la faccia per le proprie idee. I 20.000 sono un bellissimo traguardo e un dato incontrovertibile. I 50.000 commenti – invece – consentono a molte meno persone di celarsi dietro a decine di "doppioni" di nikname nel timore di un confronto alla luce del sole. È una delle differenze che, per fortuna, non ha ancora intaccato la carta stampata locale che nelle rubriche "lettere" mantiene un altro stile e di conseguenza autorevolezza e interesse. Al direttore e all’editore di BsNews l’opportunità di un ulteriore traguardo, in questo caso non quantitativo.

  2. Sei vecchio: in tutto il mondo si può commentare con un nickname di fantasia………… è il progresso bellezza! W Grillo e w il cambiamento.

  3. Io uso solo questo nickname, non ho Avatar (come si usa dire tra gli internauti, navigatori in internet) e ringrazio tutti: BsNews, estimatori e detrattori. Viva la Rete ! Viva le informazioni che circolano liberamente !

  4. Non amo i toni del lettore precedente, ma l’intervento del signor Fondra in effetti denota un approccio un po’ vecchio al mondo della comunicazione e al web. La forza di questo sito secondo me sono proprio i tanti commenti liberi e non censurati preventivamente come altri… Quanto all’utilizzo di nickname è una delle regole base di internet: non se ne può prescindere.

  5. Ringrazio chi mi ha definito “vecchio” lo considero un complimento. Effettivamente sono uno degli iscritti bresciani alla TP da più lunga data. Faccio notare sommessamente che nel mondo della comunicazione professionale è ormai considerato obsoleto il dibattito fra i sostenitori di una doverosa riservatezza in casi specifici e l’anonimato indistinto. Non si vuole bene alla rete se ci si illude che nell’oscurità dell’impersonale si è più liberi. È esattamente il contrario diventando facile preda della censura più rozza. Non sarò certo io a sostenere il divieto di utilizzare dei nikname: uso spessissimo il mio “ggfondra” a cui sono molto affezionato. Quello che sommessamente suggerivo a BsNews è l’obbligo di registrazione, sopratutto quando si commentano notizie politiche di cronaca, di arti o di scienze. Gli Avatar vanno benissimo per i games o forum tematici dove gli ambiti e gli argomenti non coinvolgono responsabilità di tipo sociale, religioso, filosofiche, psicologiche… sopratutto nei confronti di minori, ma non solo. La babele caotica di linguaggi sfrenati porta a meno libertà e più censura. È una delle premesse ai miei corsi dove consiglio agli allievi di approfondire il tema leggendo un saggio ancor oggi attuale di Elisabeth Noelle-Neumann: La spirale del silenzio. Per una teoria dell’opinione pubblica. Edito da Meltemi editore nel 2002. Riguardo a Grillo e solo questione di tempo… terminata la fase adolescenziale del “rutto pubblico” e del “vaffanculo al mondo” anche lui finirà per utilizzare la rete non come un inceneritore.

  6. Fondra : hai mai sentito parlare di convenienza , visibilita’ , marketing , click ecc ? opzione 1 )NIENTE REGISTRAZIONE = 50.000 MESSAGGI , opzione 2 ) OBBLIGO DELLA REGISTRAZIONE con nome e cognome = 4 MESSAGGI praticamente ve la cantate e suonate voi 4 …secondo te cosa conviene di piu’ a Bsnews ?

  7. @Fronda: leggo e commento spesso Bsnews.it. A volte, forse anche per fretta, tramite nick. In altre occasioni uso il mio user name. Concordo con anonimus sulle ragioni marketing/commercial i che immagino ispirino l’operato di Bsnews.it. Oggi il sito è forse il più seguito di Brescia per la qualità dei contenuti ma anche per la scelta di lasciare liberi i commenti. Ma invito anche a un’altra riflessione: chi garantisce che un utente non utilizzi il nome e il cognome di un altro con finalità "distorsive". Per intenderci, io potrei registrarsi con il nome e il cognome del sindaco di Brescia e scrivere qualsiasi cosa a "suo" nome. Questo potrebbe costituire un problema sia per chi sfrutta l’identità altrui… sia (non sono un legale ma lo immagino) per Bsnews.it. Provate a pensare se qualcuno utilizzasse il vostro nome…
    Buona domenica e complimenti allo staff di Bsnews.it

  8. usare il nome di altre persone e’ vero che rappresenta un rischio non solo su Bsnews ma su tanti blog o quotidiani on line peraltro il sindaco di Brescia o chi altri potrebbe anche non leggere Bsnews di conseguenza non sapere che qualcuno ha usato il suo nome e cognome ma questa e’ la rete bella o brutta che sia , in caso di querele o affini al redattore rimane soltanto l’IP da dove e’ partito il messaggio e non sarebbe poi cosi difficile trovare il colpevole quando si tratta di un utente domestico ma quando partono da un ufficio qualunque tipo sede sindacale , ufficio pubblico , banca ecc dove vi lavorano 100 o 200 persone oppure da un internet cafe’sara’ ardua trovare chi’ fu l’usurpatore .

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