Il Basso Garda, terra frammentata

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    Desenzano, Padenghe, Sirmione e Lonato: ognuno fa da sè?

    di Alessandra Tonizzo – È il terzo anno, questo, che Viaggio in Provincia si reca sulla sponda orientale del Lago di Garda, scoprendo evoluzioni e involuzioni di una realtà importantissima per la nostra economia, in primis per l’eco di un made in Italy d’alta qualità, che fa il giro del mondo.

    L’olio – un extravergine che, rispetto ai suoi simili, in tutto il Mediterraneo, presenta caratteristiche uniche, partendo proprio dalla sua inconfondibile fragranza –, l’acqua – la presenza, nel più grande lago d’Italia, di elementi sodico-sulfurei, la rendono preziosa: diverse le attività terapeutiche possibili, negli stabilimenti termali della zona –, il vino – molte le produzioni, fra tipici e Doc (Lugana, Groppello, San Martino della Battaglia Gefide) –, sono le voci principali di un turismo che non conosce battute d’arresto. Tedeschi, inglesi, austriaci, francesi, olandesi, nonché molti russi e statunitensi raggiungono questo scorcio di Garda non soltanto con la bella stagione, organizzandosi, in tempo di crisi, per risparmiare senza rinunciare alla “bella Italia”.

    Turisti che, quest’anno, troveranno una sorpresa ad attenderli: la tassa di soggiorno, il cui compenso varia da 40 centesimi al giorno (nei campeggi e nei villaggi turistici) a 2 euro (negli alberghi), da applicare da giugno a settembre, a partire dai 14 anni d’età degli ospiti, per non più di 20 giorni di fila. Ma la sponda bresciana del Garda, al riguardo, si spacca: alcuni comuni, infatti, (tra cui Desenzano, Sirmione e Lonato) dicono “no”, mentre altri, come Padenghe, si stanno lentamente adeguando, consci che i proventi saranno reinvestiti nel miglioramento della stessa offerta turistica.

    Desenzano – recente teatro d’elezioni, i cui punti caldi si trovano nella tutela del cittadino (sviluppo del senso civico), nella salvaguardia del territorio (proteggendo il lago e gli spazi non edificati) e soprattutto in una rinnovata cultura del turismo, vero motore economico del paese – vive un momento particolare, tesa nello slancio di un cambiamento che, per molti, deve tradursi in novità e potenziamento. Qui, i commercianti – che vivono tutto l’anno anche dei proventi di un escursionismo, non solo esterofilo, “mordi e fuggi” nei weekend –, tendono a fidelizzare la propria clientela, anche se restano scettici circa il nuovo esperimento, ancora in nuce, attuato dal Consorzio degli Albergatori locali: scommettere sul termalismo (del tutto nuovo a Desenzano) attuabile convogliando le acque benefiche dal sottosuolo direttamente negli hotel.  La cittadina, inoltre, aderendo al protocollo d’intesa per lo sviluppo dell’area del medio-basso Lago di Garda (e delle colline moreniche lombarde), punta decisamente verso il turismo slow, mirando alla realizzazione di un enorme parco tematico, dove gli oltre 300km di piste ciclabili, insieme alla vasta rete di infrastrutture e servizi già esistenti, divengano il punto di riferimento per gli appassionati delle due ruote. Attenzione all’ambiente, questa, manifestata da Desenzano anche nel nuovo sviluppo dei trasporti urbani (la cui gestione è stata recentemente affidata a Brescia Trasporti): da aprile, infatti, sono stati immessi 5 bus a metano, 3 bus di granturismo e 2 scuolabus.

    A Padenghe c’è fermento: molto ruota attorno a Piazza D’Annunzio, per la quale si sta pensando a un intervento radicale in modo da farla amare da residenti e turisti, ma le novità in programma (crisi permettendo) non si esauriscono qui. Sono previsti una nuova piazza tra l’ex filanda e la vecchia casa di riposo, il miglioramento del Parco del Vaso Rì (cui sono destinati 200mila euro), il restauro del Castello, la riqualificazione della passeggiata a lago esistente fra il Lido e il Porto, nonché lo spezzone Gardazzurro-Lido, quello verso il lido di Lonato e la riqualificazione del porto stesso.

    Sirmione ha fatto la sua fortuna – è la prima città turistica della Lombardia – anche attorno ai due stabilimenti termali di Catullo e Virgilio. L’acqua sulfurea salsobromoiodica, infatti, permette la cura delle patologie dell’apparato respiratorio, insieme al trattamento delle affezioni reumatiche e la riabilitazione motoria; acqua curativa che, a partire da marzo 2013, sarà disponibile anche in sei strutture alberghiere locali. In attesa di raggiungere un fattivo accordo per il progetto del nuovo parcheggio sotterraneo, ora in stand by, anche Sirmione si rinnova, con una piazza che diventa snodo centrale per il Castello, punto di raccolta per i tanti viaggiatori (moltissimi, recentemente, provenienti dall’Est Europa) che la scelgono come meta.

    Lonato – oltre 15mila abitanti e un centro avviluppato attorno alla rocca, sulle pendici del monte Rova – ha appena rinnovato il proprio cuore storico, partendo da parcheggi e viabilità. Il paese resta tutto da scoprire, perché le sue bellezze – come l’area archeologica delle Fornaci Romane, in via di riqualificazione – sono ancora da sponsorizzare appieno.

    Anche quest’anno, il Basso Garda ci ha affascinati e stupiti, con il suo panorama mozzafiato, tutto lo charme del Benaco. Il quale, con maggiore sinergia e una più salda compartecipazione, potrebbe unire al folklore delle singole realtà – ognuna con le proprie inclinazioni, il suo colore – la benefica sicurezza, impagabile per il territorio, della visione d’insieme.

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