La crisi lascia al freddo la Leonessa. A Brescia i senzatetto sono ottocento

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(a.c.) Il numero è triplicato negli ultimi dodici anni. Nella nostra città ce ne sono circa 800, la maggioranza rappresentata da uomini entro i 45 anni di età, di cui il 60% era in possesso di casa e lavoro, ma poi ha perso entrambi. Cifre che fanno impressione quelle snocciolate ieri nella sala Piamarta di via San Faustino dalla ricercatrice Nicoletta Panuzzi, invitata dalla cooperativa "La Rete" e dalla redazione della rivista "Il nodo". 

A Brescia la risposta degli enti caritatevoli è ottima: gli 11 enti erogano circa 70 servizi, e contano ogni anno 34mila casi di sostegno. Certo è che se finora l’aiuto fornito è stato sufficiente, l’aggravarsi della crisi economica rischia di far traballare il sistema. 

La maggioranza degli 800 senzatetto si rivolge agli istituti per avere un pasto caldo e un posto dove potersi lavare e vestire, e dove eventualmente curarsi. Per la notte i più si arrangiano come possono. La maggioranza degli homeless è rappresentata da stranieri, circa il 60%; le donne sono il 13%, quasi sempre si tratta di casi problematici in seguito a situazione familiari traumatiche.

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