Bilancio previsionale 2013 rimandato a dopo le elezioni, fino ad allora esercizio provvisorio

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(a.c.) Un gesto di correttezza istituzionale. Con queste parole Adriano Paroli commenta la decisione, presa di comune accordo con l’assessore al Bilancio Pedretti e il direttore generale in Loggia, Triboldi, di congelare il bilancio previsionale 2013 fino a dopo le elezioni.

Cosa vuol dire, concretamente? Fino a dopo le comunali si andrà avanti con l’esercizio provvisorio, una procedura che consentirà di spendere al massimo, ogni mese, un dodicesimo della spesa dell’anno 2012 per quanto riguarda la stessa voce di bilancio. Il tutto facendo bene attenzione a entrate e spese: nel 2013 la Loggia dovrà recuperare un debito di 14 milioni di euro per non sforare il patto di stabilità.

Con questa mossa la Giunta non vuole "legare la mani" alla futura amministrazione. Ma come l’ha presa la minoranza? Più che un gesto di correttezza istituzionale, una "patata bollente", una "fuga dalle responsabilità", come commentato da Federico Manzoni del Partito Democratico.

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