Confermata la sospensione del Sistri. Massetti (Confartigianato): ora va completamente rivisto

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E’ stata confermata la sospensione del Contributo per il 2012 del Sistema di tracciabilità dei rifiuti. Ed ora, commenta il presidente di Confartigianato Eugenio Massetti, “il Sistri, sospeso fino al 30 giugno prossimo, dev’essere completamente rivisto per renderlo veramente efficiente ed economico, evitando allo stesso tempo la promulgazione di direttive contrastanti”.

Un apparato mai entrato in funzione eppure fonte di continue preoccupazioni ed ingenti esborsi, per le aziende: stiamo parlando del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti che, fin dalla sua creazione nel 2010, è stato solo causa di assilli e spese per le imprese.

 

Proprio accogliendo le rimostranze di Confartigianato il Governo, dopo aver posticipato il versamento del contributo 2012 del Sistri al 30 novembre, aveva infatti disposto la sospensione dell’intero sistema Sistri fino al 30 giugno 2013; il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha previsto però, con il Decreto 141 firmato in maggio ed entrato in vigore il 7 settembre scorso, alcune modifiche operative causando nelle imprese nuovi allarmi riguardo la scadenza di pagamento del contributo. “La decisione di sospendere il Sistri – sottolinea il segretario generale di Confartigianato Imprese Unione di Brescia Carlo Piccinato – confermava le contestazioni del mondo imprenditoriale riguardo questo oneroso sistema mai diventato operativo. Un documento emesso in questi giorni da Confartigianato ribadisce, ora, che è la Legge 134, entrata in vigore il 12 agosto prevedendo la citata sospensione del Sistri, a prevalere giuridicamente sul Decreto Ministeriale: quindi per il 2012 non dovrà essere versato alcun contributo”.

 

Il sistema di tracciabilità dei rifiuti Sistri ha rappresentato un continuo motivo di apprensione per le imprese, a causa dei molti rinvii dell’operatività succedutisi con cadenza quasi regolare fin dalla sua nascita nel 2010. “Queste continue dilazioni – prosegue Piccinato – hanno reso evidente a tutti che il sistema è ingestibile e totalmente da rivedere. Tra l’altro non bisogna dimenticare che più di 300.000 imprenditori in tutta Italia hanno sborsato ben 70 milioni di euro per l’iscrizione al Sistri e l’acquisto di chiavette USB e Black Box senza aver mai visto in funzione il sistema”.

Da qui la richiesta di Confartigianato, già più volte avanzata in passato, di riprogettare integralmente il Sistri prevedendo un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi che risponda a criteri di efficienza, trasparenza, economicità e semplicità. “Inoltre – conclude il presidente di Confartigianato Brescia Eugenio Massetti – bisogna assolutamente evitare di creare ulteriore confusione emanando norme contrastanti che hanno l’unico risultato di rendere ancora più complicata ed incerta una materia intricata come quella della gestione dei rifiuti”.

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