Imu, scuole cattoliche a rischio. Protesta Morgano, direttore di sede dell’Università Cattolica di Brescia

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Non solo l’Aler a rischiare l’esistenza per la famigerata Imu, ma anche le scuole cattoliche. Se ne fa portavoce Luigi Morgano direttore di sede dell’Università Cattolica di Brescia e segretario nazionale della Federazione delle scuole materne (Fism), che a Radio 24 ha sottolineato come le scuole non siano attività commerciali e che se un edificio viene dato in comodato d’uso gratuito dalla Chiesa non ha senso che paghi la tassa. Nemmeno con l’8 per mille, secondo Morgano è possibile coprire le spese: il rischio è la perdita del lavoro di migliaia di insegnati e la chiusura di diverse strutture.  

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  1. In realtà, con una soluzione ‘tecnica’, il governo ha riproposto con lievi modifiche il regolamento bocciato per due volte dal Consiglio di Stato, pubblicandolo sulla Gazzetta Ufficiale. Sempre con l’accortezza di garantire alla Chiesa margini di privilegio e scappatoie con la cosiddetta ‘mini Imu’, al posto del ‘lodo CL’ proposto dai pidiellini-ciellini Gabriele Toccafondi e Maurizio Lupi ma cassato dall’esecutivo. Dopo i lamenti delle scuole private cattoliche, anche il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo è intervenuto in loro soccorso. Durante un convegno a Roma la deputata Luisa Santolini (Udc) ha chiesto al ministro di esonerare le scuole paritarie dal versamento dell’imposta sugli immobili. E lui ha prontamente risposto che si farà “latore” della richiesta con Mario Monti. Da parte cattolica, specie dagli ambienti di Comunione e Liberazione, viene infatti diffusa la vulgata secondo cui la scuola paritaria faccia ‘risparmiare’ miliardi di euro allo Stato. Ora si scopre che anche il controverso regolamento sull’Imu sarà blindato diventando una legge, con un emendamento dei relatori Carlo Sarro (Pdl) e Carlo Pegorer (Pd). Di modo che, in vista delle probabili contestazioni, non possa essere scardinato presso il Tar come un qualsiasi atto amministrativo. E anche questa volta, si fa il contrario di ciò che ha chiesto l’Europa, considerando che nei confronti dell’Italia è tuttora aperta una procedura di infrazione in materia di concorrenza proprio per gli aiutini fiscali agli immobili della Chiesa e di altri enti. Per la quale si rischi una salatissima multa, che ovviamente saranno i cittadini italiani a pagare. Un’ennesima prova di quel consociativismo clericale bipartisan con leggi, leggine ed emendamenti per fare regali Oltretevere a spese di chi versa le tasse e non ha agganci in paradiso. Il governo dimostra ancora una volta di essere ben poco laico e sempre più distante dalla società. Speriamo che il prossimo esecutivo sia meno ‘clerical-tecnico’ e più vicino alle esigenze dei cittadini.

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