Nasce Inovar, la no profit che vuole promuovere il benessere psicosociale

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Il 6 dicembre 2012 è stata fondata a Brescia Associazione Inovar, un’associazione no profit che intende promuovere e salvaguardare il Benessere Psicosociale nelle persone e nelle organizzazioni attraverso interventi di tipo valutativo, preventivo e correttivo di matrice psicologico-organizzativa.

Inovar è il primo progetto integrato e multidisciplinare nell’ambito specifico della Valutazione dei Rischi psicosociali e di Sviluppo Organizzativo. L’unione progettuale di queste due aree di intervento ne costituisce l’elemento distintivo ed innovativo. La filosofia di Inovar ed il modello organizzativo sono basati su due colonne portanti: la ricerca scientifica da un lato, l’erogazione di servizi dall’altro. Due aree di interesse ed intervento che si scambiano costantemente idee, proposte, dati, soluzioni.

L’Associazione offre ad interlocutori istituzionali, aziende ed enti pubblici o privati una struttura tecnica ed organizzativa integrata e sinergica , basata su proprio capitale umano e relazionale ed utilizza competenze specialistiche interne, di alto profilo scientifico, provenienti da diversi ambiti quali Psicologia del Lavoro, Psicologia Clinica, Sviluppo risorse Umane, Organizzazione, Formazione e Coaching.

I soci sono persone fisiche, aziende, istituzioni o enti che condividono la vision di Inovar, sostenendone i progetti di ricerca ed usufruendo dei servizi proposti ed offerti agli associati.

“La nostra vision,” dice Manuela Rossini, socio fondatore e Presidente dell’Associazione, “è assicurare e salvaguardare nelle persone e nelle organizzazioni il benessere psico-fisico. Per questo motivo, le proposte coprono un’area che va dagli interventi di tipo organizzativo nei luoghi di lavoro alla prevenzione sul territorio, là dove siano rilevate potenziali fonti di rischio da stress lavoro-correlato. Si tratta di un tema molto delicato, che richiede l’approccio specialistico e multidisciplinare al quale sono improntati sia la filosofia che il modello strutturale dell’Associazione.”

Emanuela Gastaldi, socio fondatore e vicepresidente, aggiunge: “La nostra mission prevede da un lato l’attività di ricerca di base, dall’altro la sua attuazione in progetti nei quali la ricerca di base, confrontandosi con le problematiche concrete, diventa ricerca applicata. Il continuo scambio e confronto con i ricercatori è elemento distintivo dell’Associazione ed è garanzia di eccellenza della qualità del servizio offerto e innovazione nei modelli proposti. Oggi più che mai è importante creare una geografia di trasferimento delle conoscenze e delle esperienze, per mantenere un posizionamento centrale rispetto al tema e generare, ben oltre le singole attività, delle risposte concrete. Altrimenti, corriamo il rischio di proporre approcci sbilanciati rispetto alle potenzialità di intervento. Intervento che, per altro, non è più procrastinabile, a fronte della situazione economica e sociale attuale, nella quale si mescolano crisi economica e rischi legati ai vari aspetti di diversity, a maggior ragione nel nostro territorio.”

Conclude Manuela Rossini: “Per massimizzare gli sforzi, inizieremo dal territorio che conosciamo meglio, e che costituisce già un buon bacino potenziale di intervento. Poi estenderemo l’area di riferimento. Agiremo in ottica glocal, con un occhio molto attento a ciò che accade nel mondo in questo specifico settore, per offrire al territorio i migliori modelli applicativi e le migliori best practices.”

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