Tributi, in cinque anni i bresciani pagano il triplo. Da 260 a 800 euro annui

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Nel giro di cinque anni i tributi pagati da uno contribuente bresciano sono triplicati. A fare il calcolo è Fabio Capra, consigliere del Pd in Loggia e presidente della Commissione Bilancio che, calcolatrice alla mano, ha fatto i conti. Come riportato dal Corsera di Brescia, nel 2005 i residenti bresciani pagavano in media 501 euro di tasse comunali, poi nel 2007 (con l’abolizione dell’Ici sulla prima casa da parte dell’ex sindaco Corsini) il conto pro capite è sceso a 327 euro e si è ridotto ulteriormente l’anno successivo sfiorando quota 262 euro. Il dato è rimasto sostanzialmente invariato nei due anni successivi, ma nel 2011, con l’introduzione dell’addizionale Irpef seguita quest’anno dall’Imu, il contro è tornato a salire schizzando intorno agli 800 euro di tributi a persona.

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1 COMMENT

  1. non solo per le seconde case ma con un moltiplicatore di 100 e non di 160 + il 5% ( mi pare 9 della rivalutazione sulla rendita catastale .

  2. l’imu é stata un’ "opera" a piú mani…. la tassa sulla casa si paga in tutto il mondo. solo in italia c’é chi pensa che non vada pagata, perché siamo speciali.

  3. Anche nel resto dell’europa i stipendi sono più alti che in Italia. I loro politici si fregano meno soldi e percepiscono stipendi più bassi dei nostri. Hanno diritto di votare quando cambiano i governi. Pagano meno tasse ma hanno servizi forse anche più efficienti dei nostri (basta poco). Solo in Italia tutto questo è diametralmente opposto. Sarà perchè siamo speciali?

  4. mi ricordo qualcuno che diceva che non avrebbe messo le mani nelle tasche degli italiani, eppure son 5 anni che quel qualcuno è al potere a brescia

  5. L’addizionale IRPEF (vicina all’aliquota massima consentita) a Brescia è stata introdotta, se non sbaglio, come "tassa di scopo", finalizzata cioè a consentire il completamento del Metrobus visto il crollo dei dividendi A2A che erano il pilastro dell’originario piano di copertura finanziaria dell’opera. Pertanto, citiamo nel bene, ma anche nel male, la precedente amministrazione.

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