Fondazione del Teatro Grande di Brescia: un anno di successi

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La Fondazione del Teatro Grande di Brescia presenta i risultati dell’anno di attività di spettacolo 2012.
Grazie alla partecipazione di diverse realtà pubbliche e private che hanno creduto nel comune obiettivo di dare un nuovo impulso alla cultura bresciana ponendo il Teatro Grande al centro del progetto di rilancio della città, la Fondazione del Teatro Grande è riuscita a raggiungere anche nel 2012 alcuni importanti obiettivi: l’apertura del Teatro a diverse tipologie di spettacolo e a diversi pubblici, nella continua commistione tra innovazione e tradizione.

La risposta del pubblico ha raggiunto degli ottimi risultati: se si osservano i dati raccolti in questi mesi, il trend delle presenze per gli spettacoli ha avuto un incremento superiore al 35% rispetto al 2011 ed è quasi quadruplicato rispetto al 2010: dal mese di marzo 2011, periodo in cui è partita l’attività della Fondazione, hanno varcato le porte del Teatro Grande oltre 55.000 spettatori. È da segnalare inoltre la forte presenza del pubblico under30 che per il 2012 rappresenta più del 11% del totale degli spettatori e su alcuni spettacoli in Sala Grande ha rappresentato circa il 30% della totalità del pubblico e oltre il 60% del pubblico per alcuni spettacoli nel Ridotto.

Anche per quanto riguarda le presenze della Stagione d’Opera e Balletto la crescita rispetto al triennio precedente è sicuramente interessante e ha registrato il picco più alto degli ultimi anni con 9.588 presenze.
Il dato sorprendente è anche quello delle presenze durante le giornate di apertura del “Caffè del Teatro Grande – Berlucchi” che hanno raggiunto nell’anno 2012 i 35.921 ingressi.

Sommando le presenze per le aperture straordinarie del Caffè del Teatro Grande – Berlucchi e le presenze per gli spettacoli, la Fondazione del Teatro Grande di Brescia dall’inizio della sua attività (marzo 2011) ha portato in teatro oltre 100.000 persone.
Con la Festa dell’Opera inoltre la Fondazione del Teatro Grande ha portato per la prima volta la sua attività fuori dalle mura del Massimo cittadino: dal mattino alla mezzanotte, nelle strade e nelle piazze del centro e della periferia, l’opera ha invaso la città coinvolgendo decine di migliaia di persone in serenate, concerti, arie d’Opera, percorsi musicali e incontri inattesi. Un percorso affascinante e suggestivo che ha riscosso un grande successo e ha proposto un modo nuovo e divertente di avvicinarsi al melodramma.

Il cambiamento fondamentale che la Fondazione del Teatro Grande sta cercando di attuare è il passaggio da Teatro Grande come “luogo privato” a luogo pubblico”, da “luogo di fruizione” a ”luogo di condivisione” in cui il pubblico gioca da protagonista un ruolo di soggetto consapevole che condivide e partecipa: da “consumatore occasionale” a “partecipante”. È questo l’asse strategico attorno cui ruotano le politiche di avvicinamento alla cultura che la Fondazione del Teatro Grande vuole sviluppare, politiche che intendono avvicinare nuovo pubblico, creare una community, accrescere un senso identitario e di appartenenza, politiche di ampio respiro e lunga durata, non occasionali, che lavorino sul rapporto di fiducia tra il Teatro Grande e il suo (nuovo) pubblico.

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