“Spese pazze” al Pirellone: spuntano 37 nuovi nomi tra i quali Bossi jr e Monica Rizzi

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Continua l’indagine sulle spese pazze al Pirellone e aumentano quelli nel mirino della procura. Altri 37 nomi si aggiungono alla lista degli indagati per un uso scorretto dei rimborsi, arrivando a 62. Tra loro anche Renzo Bossi e Monica Rizzi, Lega Nord, entrambi eletti nel Bresciano. I loro nomi si aggiungono quindi a quelli degli indagati Alessandro Marelli, Pierluigi Toscani e Enio Moretti.  Il legale di Monica Rizzi, Alessandro Diddi, ha ricordato al Corriere che  fin al 20 20 dicembre la sua assistita non aveva ricevuto alcun invito a comparire in Procura. "Qualora ciò accadesse – continua il legale – saremmo ben contenti di spiegare ai magistrati chi e come gestiva le risorse destinate ai consiglieri dagli uffici del gruppo e quali le istruzioni impartite ai singoli consiglieri per fruire dei fondi". Come scrive il Giornale di Brescia sono quattro i consiglieri regionali eletti tra il 2005 e il 2010, non indagati: Franco Nicoli Cristiani (indagato però per peculato come assessore regionale), Viviana Beccalossi, Maria Stella Gelmini ed Enzo Lucchini. 

 

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1 COMMENT

  1. alloraaaa…vedete che avevano ragione a dire;romaladrona!!;l oro si arrangiavano quì a milan…..(però il formigun aumenta i tiket sulle medicine) non sugli aperitivi o pasticcini!!!!

  2. Fa sorridere che non sia indagato come Consigliere Nicoli Cristiani, che è però indagato a piede libero, dopo essersi fatto sei mesi di carcerazione preventiva, in altri tre filoni di inchiesta da Asessore e da Vicepresidente della Regione. Della serie: o sei indagato di qua o sei indagato di là. Gran bella consorteria, li aspettiamo tutti al giudizio del voto dei cittadini.

  3. Ne vedremo delle belle ,ora tocca a quelli del Pdl, Peroni,Parolini,Liga sacchi ……a quando quelli degli altri partiti??? dopo le elezioni ??? Vogliamo conoscere tutte le nefandezze di questa classe politica tutta dedita a preghiere-suorine-os pedali-affari …dobbiamo prendere noi una scopa e portarli fuori e fargli vedere cosa è la realtà della gente che vive con 600 euro al mese !!!!!

  4. A breve partira’ anche l’inchiesta sui consiglieri del pd oppure aspettano prima le elezioni?Mi fa ridere il fatto che pensiate esistano politici onesti,sono TUTTI uguali e se li difendete siete accecati dalla voglia di vincere,come loro.Nessuno merita il mio voto!

  5. A me pare strano che qualcuno difenda l’indifendibile e se la prenda coi magistrati, anziché scandalizzarsi per quanto riescono a combinare certi individui eletti nelle istituzioni.

  6. Alla faccia delle spesuccie,ma pure il centralino dello studio si sono scaricati. E se 40.000 € all’anno di spesuccie ,la suorina del Pdl, si è fatta rimborsare cosa dobbiamo aspettarci dagli altri ?? Sarebbe opportuno che il Pdl trovi altre facce da proporre e comunque aiutiamoli ad essere rottamati…certi personaggi .

  7. MA LA BAGARRE tutta politica è ancora lontana dal finire. L’inchiesta sui rimborsi, infatti, tra gennaio e febbraio potrebbe ripiegare anche sui gruppi di opposizione, che hanno medie di spese più alte della maggioranza. In effetti risulta che se un consigliere Pdl in media percepiva 20.500 euro di rimborso e un leghista 30.000, all’Udc si parla di 34.000 euro, al Sel 24.000, Idv 15.900 e Pd 28.500.
    ECCO PERCHE’ l’attuale opposizione in cons. reg. tace…….

  8. adesso tutti criticano e pare che nessuno li abbia votati!!! saranno andati al potere da soli!! E quello che fa più vergogna il fatto che tanti della classe operaia abbiano votato Lega o PDL….IGNORANTI!!

  9. Se quello che 37 dice è vero, allora, sinistra e sindacati erano caduti talmente in basso che più giù di così non si poteva. Per altro non ho trovato molti tentativi da parte loro di rialzarsi. Il governo Monti lo ha dimostrato. Si sono finti morti, aspettando che qualcuno lo sfiducasse ed ora si sono alzati dalla polvere barcollando. Indecisi da che parte andare prima che i cittadini e spero gli operai li prendano a definitivamente a calci nel deretano dimostrando che così ignoranti poi non sono.

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