Quattro anni fa, quando nell’aprile del 2008 Adriano Paroli ha vinto le comunale ed è diventato sindaco di Brescia, il suo Popolo della Libertà era formato da 13 componenti (diventati 14 con il fugace ingresso di Giorgio Agnellini). Ora che si avvicinano le nuove elezioni per la guida della Loggia 2013, i tredici sono scesi a nove. La prima “dipartita” è avvenuta con la formazione del gruppo Azione Libera l’Italia a cui hanno aderito Luigi Recupero, Giovanni Acri e lo stesso Agnellini. Poi è stata la volta del capogruppo Pdl in Loggia Achille Farina e del vice Andrea Ghezzi, entrambi entrati a far parte del gruppo formato dall’ex ministro Ignazio La Russa insieme alla collega Giorgia Meloni (ex ministro della Gioventù nell’ultimo governo Berlusconi) e Guido Crosetto denominato “Fratelli d’Italia”. E nel nuovo gruppo sembra che entreranno a far parte anche l’assessore Mario Labolani (ex An), i colleghi della Provincia Fabio Mandelli, Diego Invernici, Antonio D’Azzeo e Giampietro Maffoni. Nessuna certezza ma qualche indiscrezione su un loro possibile passaggio tra i Fratelli d’Italia anche per Corrado Ghirardelli e Andrea Arcai. Ora Paroli si trova con 9 sostenitori, ma potrebbe perderne altri se, come richiesto da alcuni colleghi di partito, la consigliera Nini Ferrari alla guida della lista “Civica per Paroli” decidesse di distaccarsi dal gruppo consiliare.
La posizione della Sig.ra Ferrari è la più clamorosa, perchè messasi alla guida di una Lista Civica non presente in Consiglio mentre è stata eletta da un partito. La solita Lista Cinica, peraltro, che salta furoi dal cilindro dell’opportunismo pesato sul bilancino dei voti da questuanti della politica. Sono sempre più curioso di vedere come va a finire, visto il crescendo di delusi o incerti fino al momento di votare.
Potrebbe essere una bella notizia visto la pletora di lingue umide che appartengono al Pdl. Almeno quelli capaci possono lavorare. Ma quale dei due gruppi e’ quello capace? Non che il Pd sia meglio ovviamente. Ma la domanda e’ questa: quanto guadagnano i partiti sotto elezioni? Visto che votiamo così spesso mi viene il dubbio che sia opportuno un ragionamento.
CAMBIARE! CANDIDIAMO SOLO PERSONE CHE HANNO LAVORATO, COME FLAVIO BONARDI E MATTIA MARGAROLI. A CASA GLI ALTRI!!!
Sì; han pestato l’acqua nel mortaio. Non solo: che competenze hanno?