L’altro Capodanno, 600 bisognosi hanno festeggiato “L’ultimo con gli ultimi”

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(a.c.) Ogni sera d’inverno i volontari preparano circa 300 pasti caldi per i poveri della città. La sera di San Silvestro erano molti di più, il doppio, coloro che hanno chiesto di partecipare.

Poveri, senzatetto, immigrati, prostitute, tossicodipendenti, genitori separati, pensionati in difficoltà. E’ molto varia la composizione di coloro che hanno festeggiato, perché almeno per una sera il clima era più sereno del solito, quasi un clima di festa, usufruendo del cenone preparato dagli alpini dei gruppi del Villaggio Sereno e di Mompiano, che hanno assistito i volontari di Camperemergenza. La festa è stata allestita in via Leonardo Da Vinci, dove è stata montata un grande tenda. Dopo la messa officiata da monsignor Gianfranco Mascher è iniziato il cenone, con risotto e trippa a riscaldare gli stomaci, e poi la musica con addirittura qualche ballo. 

Per una sera, per qualche ora, qualcuno grazie al cuore grande dei volontari è riuscito a non pensare alle difficoltà. A luci spente la città non dovrebbe dimenticare che i posti letto offerti ai senzatetto sono pochi. Le parole di Don Maurizio Funazzi, consulente ecclesiastico di Camperemergenza, sono riportate sulle colonne di Bresciaoggi: «Ognuno di noi deve sentirsi responsabile dell’aggravarsi della situazione. Oggi sono 120 i posti nei dormitori e per dare supporto a più persone si fanno turni di una settimana».

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