Brescia, nel 2012 i fallimenti delle imprese hanno raggiunto un numero record

0

La crisi uccide le imprese e al 31 dicembre 2012 si sono registrate a Brescia 344 sentenze di fallimento, cioè quasi una al giorno. Nel 2011 erano comunque state tante, 316 società, ma meno di quest’anno appena trascorso. Il peggior periodo è stato l’ultimo trimestre con, riporta il Bresciaoggi, 102 verdetti. Sui licenziamenti, invece, in base alle ultime stime sindacali si parla di 10.500 persone, soprattutto nelle imprese con meno di 15 addetti e 160 posti di lavoro nel settore metalmeccanico, secondo la Fiom Cgil Lombardia.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

1 COMMENT

  1. Grazie monti,grazie fornero. E grazie anche ai giornaloni che per mesi e mesi ci hanno raccontato quanto monti era credibile e amato dalla gente.

  2. adesso che pagano le tasse vanno in fallimento. quindi l’economia bresciana funziona solo con il nero? scometto che i padroni delle società in fallimento sono tutti sotto i ponti a fare i barboni.

  3. La faccio semplice per chi non capisce subito. Il problema non è che adesso pagano le tasse. Il problema è che le tasse sono aumentate come sono aumentati i debiti nei confronti dei fornitori e, di conseguenza dalla banche che, grazie a questa demenziale politica, non prestano più soldi. I committenti privati ma anche le varie amministrazioni comunali che impiegano a volte anche degli anni, prima di liquidare le imprese che lavorano per loro, mandano di fatto in fallimento queste ditte che restano "scoperti". Però, per fortuna, ora Monti ha un valido alleato nel centro sinistra, il partito di probabile maggioranza, dove continuerà questa linea demenziale nel gestire IL LAVORO, l’OCCUPAZIONE. Le solite parole che escono dalle loro bocche come l’aria che esce dal mio sedere. E mi fermo qui per non disturbare la sensibilità di qualche lettore troppo sensibile alle mie flatulenze scritte ma palesemente molto più abituato a quelle vere, dei loro "leader" politici.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome