Montichiari: tutti contro la Lega, che da sola ha approvato il Pgt

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(a.c.) Un Pgt approvato con il solo voto della Lega Nord, che detiene la maggioranza necessaria. Sia Pd che Pdl (hanno abbandonato l’aula al momento del voto), che Area Civica Monteclarense non ci stanno, e avanzano critiche circa la procedura seguita e circa il contenuto delle scelte fatte.

L’approvazione del Piano di Governo del Territorio è il momento strategico per definire concretamente lo sviluppo di una città. Momento cruciale dunque, che il partito del sindaco Elena Zanola ha condotto sostanzaialmente in autonomia secondo gli altri consiglieri monteclarensi.

Una nota del Pdl: Durante i lavori dovevano illustrare i nostri emendamenti, ma di fatto ci è stato detto dall´assessore al Bilancio Massimo Gelmini che, seppur ammissibili nella forma, le nostre osservazioni erano politicamente inaccettabili. Di conseguenza, sarebbero stati respinti». Da qui la decisione di abbandonare l’aula al momento del voto definitivo.

Stesso comportamento da parte del Pd. Il capogruppo del Partito Democratico Angelo Ferrari, sulle colonne di Bresciaoggi in edicola stamane: «Resto profondamente convinto della possibilità di un diverso coinvolgimento, tenendo conto che il cittadino medio non è né un tecnico né un urbanista, ma opportunamente informato è fortemente interessato alle prospettive della sua città, a come l’Amministrazione civica sta progettando anche il suo futuro e quello dei suoi figli in termini di sviluppo, sostenibilità ambientale, scuole, trasporti e servizi alla persona».

Paolo Verzelletti, capogruppo della lista di minoranza Area Civica Monteclarense: «Non riusciamo a capire cosa abbia spinto il sindaco Elena Zanola a rilasciare affermazioni prive di fondamento sull’iter del documento di pianificazione: mi riferisco per esempio alla deroga sui tempi di approvazione del Pgt in relazione al Piano d’area dell´aeroporto. Il primo cittadino sostiene di aver ottenuto una moratoria che non risulta agli atti comunali.» Prosegue Verzelletti, sempre sulle colonne di Bresciaoggi: «Il varo del piano poteva e doveva essere l’occasione di un confronto ampio e articolato all´interno della comunità. Il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte urbanistiche era un atto dovuto, visto che l’esecutivo gestisce un patrimonio collettivo. Le decisioni sono state invece calate dall’alto: per questo il Pgt è moralmente da bocciare».

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