Aereo scomparso in Venezuela. “Deve essere stato un fulmine” racconta un testimone

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La testimonianza sarebbe quella del pilota che seguiva il bimotore scomparso venerdì in Venezuela con a bordo i coniugi bresciani Foresti e Missoni. Paolo Manzo della Stampa di Torino lo ha intervisti raccogliendo le sue dichiarazioni “Li ho visti sparire davanti a me, inghiottiti da un cumulo di nubi. Un fulmine, deve essere stato un fulmine” racconta il pilota. L’ipotesi del dirottamento da parte dei narcotrafficanti viene smentita da Franca Rossi, italiana che da 15 anni gestisce a Los Roques la pousada “La Quigua”: “Sono affermazioni ridicole – dice Franca al giornalista della Stampa – i narcos non usano questi mezzi per fare i loro traffici. Hanno i loro aerei”. Sentito dal giornalista anche Piergiorgio Serloni, titolare di una piccola compagnia di aerotaxi in Venezuela che conosceva da anni il pilota Germán Marchán e ne accerta affidabilità e competenza. Anche quest’ultimo è propenso per l’ipotesi di una tempesta improvvisa.

 

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