Fondi pubblici e stipendi extra. Risponde Mazzatorta: “C’è una delibera, non abbiamo rubato nulla”

24

"C’è una delibera, non abbiamo rubato nulla". Tuona il sindaco di Chiari, Sandro Mazzatorta, contro le accuse che gli sono state mosse ieri dal quotidiano la Repubblica fondate sull’inchiesta aperta dalla Procura di Roma e guidata dal sostituto procuratore Roberto Felici, dove si accusano alcuni esponenti del Carroccio di aver percepito soldi extra dal fondo del Senato destinato ai gruppi parlamentari. Così Mazzatorta dice la sua al quotidiano Bresciaoggi, confermando le cifre di cui si parla nel pezzo del giornale di Ezio Mauro, ma specificando che "C’è una delibera dell’Ufficio di Presidenza del Senato la quale prevede che il 10 per cento del contributo dato ai gruppi politici sia destinato al funzionamento dell’ufficio di presidenza. Noi al Senato, che riceviamo circa 50mila euro mensili dallo Stato, dovremmo destinarne cinquemila solo alle spese dell’ufficio di presidenza. Ma non è una cosa che fanno solo i leghisti, tutti i gruppi parlamentari erogano contributi al proprio ufficio di presidenza. Anzi noi, che spesso non utilizziamo tutti i fondi a disposizione, siamo fra quelli che percepiscono meno soldi". Mazzatorta è l’attuale tesoriere del gruppo leghista al Senato, in sostituzione di quel Piergiorgio Stiffoni accusato dalla Lega "di aver sottratto dalle nostre casse, -spiega il sindaco – insieme alla sua segretaria Privitera, quasi 1,3 milioni di euro e di cui tuttora attendiamo la restituzione». Lei e Stiffoni, spiega ancora Mazzatorta, sono gli unici indagati per la sottrazione dei fondi al partito del Senatùr, «noi, invece, siamo parte lesa".

Conferma che è vero che entrò nell’ufficio della Privitera, ma che lo fece solo per preservare le prove delle loro azioni. e che venne pesino coinvolta  la società «Price Waterhouse» di Roma – utilizzata anche nel caso «Parmalat» – per "effettuare una verifica contabile interna. Portai personalmente il rapporto della Price al procuratore di Roma Alberto Caperno titolare dell’inchiesta – deceduto a causa di un infarto ad ottobre dello scorso anno – che si complimentò con noi per aver agevolato il lavoro della Procura". 

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

24 Commenti

  1. Va bene, ma il contributo pubblico che Mazzatorta dice esser destinato al funzionamento dell’Ufficio di Presidenza, non veniva poi utilizzato a questo fine ma finiva nelle tasche di singoli parlamentari o di loro assistenti. E’ così o no ? Perchè se è così, andiamo a Chiari a farci restituire i nostri soldi !

  2. sulla repubblica online di oggi c’é l’intervista alla ex segretaria. ce n’é per tutti e di tutti i colori su come veniva spartita la torta. anche mazzatorta non ne esce per nulla bene.

  3. e dei 4 buoni mediaworld da 500 euro dati ad ogni senatore per il natale 2011? c’é chi ha comprato un frigorifero, chi un televisore, che telefonini.

  4. è proprio vero che il clima di Roma inquina tutti…e quando ti lamentavi degli stipendi del tuo Segretario Comunale (un pò alto x la verità)tu i rimborsi non li disdegnavi ….ma se è vero che tutti cosi fanno …..allora è meglio mandarli a casa tutti …caro Sindaco …perchè se queste sono le scuse puerili della spesa della politica…tutto e tutti si possono giustificare !!! ma forse non si sono guardati in giro per vedere quante aziende chiudono e quanta cassa integrazione c’è…A CASA…A CASA

  5. E se ci fosse una delibera per buttare pane fresco in un fosso tu lo butteresti? Ma non vi accontentate mai dei soldi! Questa situazione è da cancrena.

  6. Fosse solo questione di ladri da pollaio… A guardarli bene i legaioli rivelano la loro miseria e la loro grado di intelligenza in ogni campo (mi scuso per il calembour) e le loro scuse sono, ad essere generosi, puerili: nei casi dei loro magnamagna si barricano dietro al "dipendente infedele" o alle "inchieste ad orologeria" (nano docet), piagnucolano sulle malefatte che anche gli altri avrebbero commesso; quando li beccano in atteggiamenti schifosamente razzisti (vedi l’ASSESSORE ALLO SPORT, mica un simpatizzante qualsiasi un po’ esuberante), esemplificativi della lori intelligenza, come strillare "buuuuuuu!!!!" ad un giocatore nero, parlano di "goliardata". Nella tanto vituperata Roma, a loro strillerebbero un sacrosanto "’A RIDICOLIIIIIII!!!!!! !"

  7. L’ultima puntata della telenovela del vecchio centrodestra recita: “ancora tutti insieme”. Nella notte è stato firmato l’accordo tra Berlusconi e la Lega, per mano di Maroni. Un bel problema per chi aveva conquistato la segreteria del Carroccio sull’onda dello “scandalo Trota” e con la parola d’ordine “mai più con Silvio”. Lo scambio è esplicito, come ai bei tempi: Maroni sarà il candidato presidente alla regione Lombardia, e Berlusconi “capo della coalizione”, formula che dovrebbe risultare meno indigesta del “Berlusconi premier”. Anche l’obiettivo è dichiarato: riuscire a mantenere la Lombardia per evitare che al Senato, dove si viene eletti con un’altra legge elettorale, si possa realizzare una maggioranza qualsiasi ed esercitare così un potere di ricatto. Quasi da barzelletta le dichiarazioni successive su “Alfano Premier, io ministro dell’economia”, con cui l’”utente finale” di Ruby ha provato a mischiare un po’ le carte ad uso della base leghista da cui eruttano malumori per questo (vergognoso) cambio di linea. Ipotesi peraltro smentita da lui stesso cinque minuti dopo: “Al prossimo comitato di presidenza sarà deciso il simbolo che sarà quello del Pdl con sotto la scritta ‘Berlusconi presidente’, ovvero io sarò il leader del partito e sarò io, in caso di vittoria, a indicare il candidato premier che sarà scelto dal presidente della Repubblica”. I giocatori di tre carte sono un po’ più professionali…

  8. per quel che leggo e sento ,mi sa che ,comunque ,l’unico che possa tirar la prima pietra sia il movimento 5 stelle,gli altri farebbero bene a star un attimino piu tranquilli,perche se ci mettiam a parlar di cambio di rotta o parole non mantenute credo ce ne sia un po’ per tutti

  9. Forse sul mcs non legge quello che leggo io : inerzia Parma, "falsa" rinuncia ai rimborsi, mancanza di democrazia all’interno del Movimento…..

  10. L’ultima puntata della telenovela del vecchio centrodestra recita: “ancora tutti insieme”. Nella notte è stato firmato l’accordo tra Berlusconi e la Lega, per mano di Maroni. Un bel problema per chi aveva conquistato la segreteria del Carroccio sull’onda dello “scandalo Trota” e con la parola d’ordine “mai più con Silvio”. Lo scambio è esplicito, come ai bei tempi: Maroni sarà il candidato presidente alla regione Lombardia, e Berlusconi “capo della coalizione”, formula che dovrebbe risultare meno indigesta del “Berlusconi premier”. Anche l’obiettivo è dichiarato: riuscire a mantenere la Lombardia per evitare che al Senato, dove si viene eletti con un’altra legge elettorale, si possa realizzare una maggioranza qualsiasi ed esercitare così un potere di ricatto. Quasi da barzelletta le dichiarazioni successive su “Alfano Premier, io ministro dell’economia”, con cui l’”utente finale” di Ruby ha provato a mischiare un po’ le carte ad uso della base leghista da cui eruttano malumori per questo (vergognoso) cambio di linea. Ipotesi peraltro smentita da lui stesso cinque minuti dopo: “Al prossimo comitato di presidenza sarà deciso il simbolo che sarà quello del Pdl con sotto la scritta ‘Berlusconi presidente’, ovvero io sarò il leader del partito e sarò io, in caso di vittoria, a indicare il candidato premier che sarà scelto dal presidente della Repubblica”. I giocatori di tre carte sono un po’ più professionali…

  11. L’importante è che in lombardia il pd perda in modo tale che il governo coccolaimmigrati di bersani duri il meno possibile..

  12. governo di bersani??????le leggi coccolaimmigrati sono quelle di bossi-fini e maroniquando li spedi in tutta lombardia!!!!meditat e gente,..meditate…

  13. A ‘sto punto chiedo l’intevento della croce rossa (o di un garante)per i patagni, non più in grado di difendersi…

  14. I patagni sono serviti e, al solito, smentiti: nessuna congiura della (da loro) supposta magistratura politicizzata ai loro danni, tant’è che ora sono al vaglio della Guardia di Finanza anche IDV e SEL che, intanto, hanno reso pubbliche le loro spese (non così, per il momento, il PD).

  15. Tra poco apparirà Fantozzi e si assumerà la colpa di tutto come nel processo alla mafia del film "Fantozzi alla riscossa"

  16. Intanto solo mesi dopo la procura decide di sequestrare anche gli scontrini dei sinistri in regione….giusto il tempo di far sparire gli scontrini imbarazzanti eh…

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome