Brebemi, appello bipartisan da Brescia: completiamola il prima possibile

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(redazione) Brebemi? L’opera va completata il prima possibile. E’ bipartisan la voce della politica bresciana sull’arteria autostradale che collegherà Brescia con Milano: 70 chilometri di raccordo che – fondi e intoppi permettendo – dovrebbero essere ultimati entro il 2015. “Abbiamo sostenuto l’opera fin dall’inizio”, spiega il vicesindaco di Brescia e segretario provinciale del Carroccio Fabio Rolfi a Bsnews.it, “oggi non possiamo che confermare l’appoggio a un’infrastruttura strategica per l’asse lombardo, che permetterà anche di decongestionare il traffico lungo la Milano-Venezia. Speriamo”, aggiunge, “che venga ultimata per tempo”. Sulla stessa linea l’ex sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia. “L’opera”, chiarisce il deputato del Pdl, “ha visto lievitare i costi per andare incontro ad ogni piccola e grande richiesta proveniente dal territorio: non credo che in nessun altro intervento al mondo ci sia stata tanta attenzione alle mitigazioni ambientali. Tutte le forze politiche e le associazioni di categoria devono proteggere questo investimento. Mi auguro”, continua Saglia, “che eventuali nuove difficoltà tecniche possano essere superate e che anche la magistratura, nelle decisioni che dovrà assumere su alcuni tratti, tenga conto della necessità di concludere i lavori in tempi rapidi”.

Ma a sorpresa anche tra chi non aveva mai visto con favore il progetto iniziale, in particolare a sinistra, c’è chi ora invoca una veloce conclusione dei lavori. “Quando fu deciso l’investimento avanzai un’obiezione”, spiega il responsabile nazionale Lavoro Maurizio Zapponi a Bsnews.it, “e ora la confermo: quest’opera porterà gli automobilisti da Brescia a Milano accorciando i tempi, ma comunque sbucherà nella tangenziale milanese dove – lo posso dire perché nel capoluogo ho lavorato dieci anni – si rischia di perdere tutto il tempo recuperato grazie alla nuova opera. Sarebbe stato più opportuno approcciare la questione in maniera diversa”, aggiunge l’ex sindacalista, “occupandosi prima del fatto che chi viaggia verso Torino e la Francia non passi dalle tangenziali. In qualsiasi caso, oggi che Brebemi è in gran parte strutturata, non possiamo farla diventare una cattedrale nel deserto. Le priorità”, conclude Zipponi, “sono due: la prima di collegarla diversamente a Milano, la seconda di completarla: sarebbe folle che così non avvenisse”.

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