Spostare il Cmp delle Poste a Verona? Paroli incontra i sindacati per discuterne

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Tavolo di lavoro oggi a palazzo Loggia fra i rappresentanti delle sigle sindacali Bresciane UILPOSTE, UGL, CONFSAL, FAILP nelle persone dei loro rappresentanti De Rose, Cumbo, Doria, D’Angelo, di Poste Italiane e il sindaco di Brescia Adriano Paroli. I delegati si sono rivolti all’amministrazione cittadina per evitare l’ipotesi, paventata dai vertici di Poste Italiane, di chiudere il CMP (Centro Meccanizzato Poste) di Brescia e dirigere la corrispondente mole di servizi sull’impianto di Verona.

“La scelta, spiegano i rappresentanti sindacali, non solo sarebbe penalizzante per la città, si dimostrerebbe insensata anche per la gestione dei servizi e antieconomica per la stessa azienda. Si pensi che già oggi tutta la corrispondenza che giunge dal Sud-Italia atterra all’aeroporto di Montichiari per poi essere direzionata nei diversi CMP del nord. Che senso avrebbe allora chiudere proprio quello di Brescia, che per altro serve una provincia molto articolata e vastissima? Il CMP cittadino gode di spazi maggiori rispetto a Verona e storicamente risulta essere tra i più organizzati ed efficienti, stupisce quindi questa proposta avanzata da Poste Italiane.”

“Negli stessi termini si è espresso il sindaco di Brescia Adriano Paroli – sono due gli elementi che destano preoccupazione – in primis i 244 addetti in esubero del CMP cittadino, che uniti ai 100 ipotizzati per il recapito in tutta la provincia, difficilmente, mi sottolineavano i rappresentanti sindacali, potrebbero essere ricollocati nella nostra provincia, inoltre questa iniziativa potrebbe portare ad un peggioramento di uno dei servizi essenziali alla città. Per questo chiederò un colloquio con i vertici di Poste Italiane, la volontà è quella di tutelare i posti di lavoro e garantire un servizio postale di qualità alla città. “

Da tempo – spiegano i sindacati – chiediamo un serio piano di sviluppo incentrato anche sulla riapertura e il potenziamento degli “uffici doppio turno”, gli uffici locali e “Posta Impresa”, che devono essere in grado di garantire un presidio ed un servizio adeguato.

“L’amministrazione, conclude l’assessore al lavoro, Maurizio Margaroli, ritiene indispensabile che questa realtà produttiva resti in città – questo di oggi è il primo incontro, ma ne seguiranno altri. L’impegno, infatti, è quello di relazionarci costantemente con Poste Italiane e le Organizzazioni Sindacali, al fine di far comprendere l’importanza del CMP cittadino all’interno del piano industriale dell’ Azienda Poste Italiane.”

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