Quote latte, perquisite le sedi di Milano e Torino della Lega. Girelli (Pd): “Aleggia l’ombra del sospetto”

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La perquisizione della Guardia di Finanza nella sede della Lega Nord, a Milano e a Torino, nell’ambito dell’inchiesta sulle quote latte, riporta al centro dell’attenzione il mondo dell’agricoltura. I reati ipotizzati sono bancarotta fraudolenta e corruzione, ma da via Bellerio hanno già dichiarato che “ La Lega non c’entra nulla".

Secondo Gianantonio Girelli, consigliere regionale del Pd, “si continua a non rivolgere abbastanza attenzione ai temi dell’agricoltura, quella vera, quella sana, che lavora e si sacrifica. Invece, ancora una volta aleggia l’ombra di una parte della politica italiana sulla difesa di interessi illegittimi, come quelli delle quote latte non rispettate”. E tutto ciò, aggiunge Girelli, è “reso ancora più grave dal sospetto, per quanto smentito dagli interessati, che i politici della Lega abbiano opposto agli investigatori la loro immunità parlamentare, per evitare così che venissero trovati documenti compromettenti. Questo è quello che si è portati a pensare, considerato quanto era successo all’epoca sulla vicenda quote latte, quando il Carroccio volle difendere a tutti i costi un manipolo di allevatori che non intendevano stare dentro i limiti imposti dalla Ue e per permettere loro di ritardare il pagamento degli sforamenti”.

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10 Commenti

  1. abbiamo pagato multe salatissime all’europa per colpa della lega che ha protetto i furbi, mentre gli allevatori onesti pagavano fior di soldi per le quote latte. la lega protegge i furbi ed adesso il marcio salta fuori tutto.

  2. Io invece sono portato a pensare che siamo in campagna elettorale e siccome i sondaggi vi danno indietro in lombardia ecco arrivare il soccorso rosso delle procure…basti dire che il governo ha regalato 4 miliardi alla banca amica del pd (MPS) e nessun magistrato o giornalaio ha avuto niente da ridire(stranamente). Invece per le vergognose multe quote latte che mettono in ginocchio gli allevatori…

  3. Ancora con le toghe rosse, la giustizia ad orologerìa e via di questo passo. Qui si è difronte ad una difesa ad oltranza di persone che, infranta una legge europea, avevano deciso di farsi sponsorizzare politicamente per poter continuare a farlo. Cominciamo allora col dire che nella vicenda la Lega ha comunque chiare responsabilità politiche.

  4. Le quote latte sono una delle disposizioni più inique e vergognose messe in atto dall’unione europea.Gli allevatori del nord italia furono truffati a beneficio degli allevatori francesi e tedeschi.Di fronte a quest’ingiustizia qualsiasi risposta legale o illegale è sacrosanta.Poi c’è chi difende gli allevatori e chi difende i banchieri (chiedere ai piddini)…

  5. eh sì, per difendere una manciata di allevatori che si scambiavano le stesse vacche per ottenere i fondi la lega ha fatto carte "false"

  6. su dai Girelli e’ vero che siamo in campagna elettorale e le sparate dei giornali di sinistra e di centro arrivano a tonnellate ma e’ gia’ stato straappurato che non e’ stata opposta nessuna immunita’ parlamentare , suvvia trovane un altra

  7. Cari legaioli, ma lo sapete che i principali oppositori dei vostri agricoltori Cobas (che la lega ha illuso fino all’inverosimile) e delle continue deroghe ai pagamenti delle quote sono sempre stati gli allevatori di Confagricoltura (Unione agricoltori) che certo non si possono definire di fede rossa, anzi… ? Il 95% degli allevatori ha comprato le proprie quote a prezzi di mercato, tanti hanno sputato sangue per mettersi in regola, e lo spettacolo della Lega paladina di quattro allevatori creduloni non è stato certo edificante. Siccome tutti i nodi vengono al pettine, prima o poi, questo è uno.

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