Scissione in casa Udc, la Rosa per l’Italia “rompe” e guarda a sinistra

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Udc alla vigilia della scissione. In polemica con la decisione di sostenere per il Pirellone il candidato Albertini, la Rosa per l’Italia – che guarda invece ad Ambrosoli – annuncia l’intenzione di rompere con il partito di Casini. Stessa presa di distanza  – già anticipata da Bsnews.it – anche nei confronti Lega Nord in Loggia, tant’è che il coordinatore bresciano della Rosa per l’Italia Mauro Zenoni spiega di voler avviare consultazioni con tutte le formazioni alternative al Carroccio.

DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO:

L’UdC è alla vigilia di una scissione. L’Assemblea Nazionale della Rosa per l’Italia, convocata per la prossima settimana, deciderà sulla fine dell’alleanza politica che nel 2008 ha dato vita all’Unione di Centro e lo farà non in ragione di un mancato riconoscimento del ruolo svolto dalla Rosa per l’Italia in questi cinque anni, ma perché la vecchia dirigenza con le sue scelte ha affossato il progetto che aveva motivato l’Unione di Centro cioè il passaggio attraverso il quale far nascere un nuovo soggetto politico. Nella Direzione Regionale lombarda UdC del 2 gennaio è stata sottoposta al voto la scelta di candidare Albertini a Presidente della Regione Lombardia; in quella sede, in linea con le valutazioni già espresse dall’On. Savino Pezzotta, il Vice segretario regionale UdC Giuseppe Berthoud, in dissenso con la relazione del Segretario regionale Campiotti, ha manifestato la sua contrarietà alla scelta di Albertini ed ha ribadito il suo apprezzamento per il candidato Umberto Ambrosoli. La presa di distanza dalla scelta del partito non è da ricondurre ad una banale contrapposizione di candidature, ma rappresenta la volontà di sostenere un candidato credibile, capace di realizzare una discontinuità di governo rispetto ai diciassette anni di gestione Formigoni segnati nell’epilogo da gravi episodi ora all’esame della Magistratura. Nei prossimi giorni, sarà fissato un incontro con l’Avv. Umberto Ambrosoli e, in vista delle prossime elezioni amministrative per il Comune di Brescia, La Rosa per l’Italia avvierà una serie di incontri con gli esponenti delle forze civiche e dei partiti che considerano irrinunciabile un effettivo rinnovamento politico ed una discontinuità con l’attuale amministrazione a trazione leghista.

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10 Commenti

  1. Una nuova scoperta che rivoluzionerà la fisica quantistisca: La fusione del neutrino in tre neuro-deliri-neurini . Per le conseguenze pratiche e percettibili occorrerà attendere il 2250.

  2. Non è che per caso la suddetta scissione deriva da qualche mancato inserimento nelle prossime liste elettorali, magari di un bresciano ?

  3. L’UDC si spacca in due, poi magari in quattro, poi in otto. Siamo al delirio di un manipolo di strariciclati che si ostinano a inseguire la strada della micropolitica sutoreferenziale. Però, se anche la "Rosa per l’Italia" si schiera con Del Bono e magari sul filo di lana si aggregano la "Flora per l’Italia" e la "Gina per Brescia", ce la si può fare. Io sentirei il parere di Bragaglio, l’unico politico che su aggregazioni anche teoricamente impraticabili può esprimere un parere autorevole.

  4. tutti quelli che sono usciti non hanno mai portato via il consenso all’udc bresciano, che mi risulta attorno al 5/6%. In quanto ai riciclati li vedo in tutti i partiti liste e listini.

  5. Pezzotta ha cercato di inserire nel collegio Lombardia 2 il suo amico Berthoud, il quale non ha mai fatto nulla per il partito, ma pretende i posti, già gli hanno regalato la vicesegreteria regionale senza merito, che vada senza + tornare però. I partiti possono a mio parere allearsi a seconda del progetto politico e dei candidati, importante è che rispettino poi il patto di legislatura.

  6. Premesso che ho grande rispetto per la persona e la storia di Savino Pezzotta, non ho mai capito che cosa centrava Berthoud con l’ UDC.

  7. a proposito, scissione è un parolone quando su diverse migliaia di iscritti e militanti UDC se ne vanno forse 50 persone. Non credete ?

  8. la notizia non mi sorprende perchè berthuod dopo non aver accettato il gioco di squadra migra in altre realtà politiche l’importante che il biglietto sia di solo andata

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