70 anni da Nikolajewka, Brescia e gli alpini non dimenticano. Il sindaco: gemellaggio con la città russa

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(a.c.) 70 anni. Tanto è passato dalla terribile tragedia della battaglia di Nikolajewka, eppure il ricordo è vivo nella mente lucida degli ormai pochi reduci di guerra che vi hanno preso parte e, grazie alla loro presenza, ai loro racconti, anche in chi non vi ha preso parte. La città di Brescia nella celebrazione del 70° anniversario della battaglia ha dato ancora una volta dimostrazione di essere attenta al passato della propria gente.

Il corteo che ha chiuso gli eventi di commemorazione della battaglia ieri ha attraversato la città da piazza Arnaldo a piazza Paolo VI, rappresentando forse una delle ultime occasioni per i reduci di Russia di poter sfilare con gli alpini, vista la loro età avanzata. E’ stata una sfilata diversa da quelle che si vedono alle solite adunate, e ovviamente più in piccolo rispetto all’adunata nazionale che Brescia ha ospitato nel 2000: accanto alla gioia di ritrovarsi ancora insieme, gli ex alplini hanno vissuto tanti momenti emozionanti, carichi di dolore per quello che rappresentò la battaglia di Nikolajewka e la successiva ritirata di Russia che ha mietuto migliaia e migliaia di vittime.  

Nei discorsi delle autorità la proposta del sindaco Adriano Paroli: «Dall’esperienza russa sono tornati grandi uomini che ci hanno insegnato a coniugare l’eroico ed il quotidiano. L’amicizia con Nikolajewka è forte, da consacrare con un gemellaggio». Quella che fu la città di Nikolajewka ora è inglobata nella città di Livenka, ma ciò che conta è quello che rappresenta per i bresciani il ricordo di quei luoghi, e il gemellaggio (purché vero, non solo simbolico) sarebbe certo significativo. 

 

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