(a.c.) Una celebrazione musulmana che ha significati diversi e diversi modi per essere messa in atto. A Brescia si è trattato di un corteo per le vie della città al quale hanno partecipato solo uomini di origine pakistana, che ordinatamente si sono diretti alla zona feste di San Polo per le preghiere finali e il banchetto.
Si è svolta senza alcun problema di ordine pubblico la festa dell’Ashura dei musulmani pakistani bresciani. Nonostante qualche timore alla vigilia, sopratttutto per la contemporanea adunata alpina per l’anniversario della battaglia di Nikolajewka, l’evento (leggi qui per saperne di più) si è celebrato in modo molto tranquillo. Partiti da via Sardegna, i 5-7 mila fedeli pakistani, seguiti da un folto servizio d’ordine, tenuti insieme da un lungo nastro che delimitava il corteo, hanno sfilato in maniera tranquilla per la città fino a via della Volta.
Ieri era la volta degli uomini, il prossimo 10 febbraio a festeggiare saranno le donne, ma senza corteo.
Alla faccia di rolfi che diceva "“ho chiesto alla Questura e alla Prefettura di valutare attentamente la cosa, soprattutto in merito all’autorizzare la manifestazione pakistana. In fondo, per rispetto verso la città che li ospita, i musulmani potrebbero tranquillamente posticipare di una settimana la propria manifestazione” o dei Masaniello che commentava "Spero che il nostro vice-pro-tempore e "proclamator" in S.P.E. non crei un probema ed un precedente:PRIMA NIKOLAJEVCA". Perchè la buona educazione, il rispetot delel regole e degli altri non dipende dalla nazionalità o dalla religione.
Sta a vedere che adesso dobbiamo pure dire bravi ai pakistani perchè non hanno messo a ferro e fuoco la città….
una buona giornata, con reciproco rispetto ed in fondo una comune aspirazione: la pace. gli alpini ricordavano le atrocità di una guerra che ha inflitto enormi sofferenze al nostro popolo. gli islamici pure sono sfilati con il motto "pace per tutti i popoli". fosse sempre così !
Sto Rolfi non è stato nemmeno in grado di provocare un tafferuglio. Ma che leghista del piffero è? Vabbè dai. Non disperate. Vedrete che ci sarà un’altra occasione.
Con una grande differenza che mentre sfilavano soli uomini e bambini (le donne non sono degne)inneggiavano al loro Dio in una lingua imcomprensibile per la maggior parte dei cittadini italiani.
Inneggiavano al loro Dio in una lingua incomprensibile per la maggior parte degli italiani ? Nel frattempo gli italiani, nella loro lingua, non inneggiano più da ten po al loro Dio: frequentate le chiese cattoliche e vedrete la differenza…
Bravo hai colto il punto della situazione,o perlomeno fai finta di non vederlo :non esiste permettere una manifestazione religiosa regolamentata dall’impossibilità delle donne al parteciparvi.
é grave che ad una manifestazione non siano ammesse donne. ma é vero anche che di donne alpine non ce ne sono. solo da poco anche nel nostro esercito sono ammesse le donne. da pochi giorni nell’esercito americano le donne possono partecipare ai combattimenti. il cammino per la libertà delle donne é lungo…
"Ieri era la volta degli uomini, il prossimo 10 febbraio a festeggiare saranno le donne, ma senza corteo".Propongo le stesse modalità per il 25 aprile e, per par condicio, per il riempimento delle ampolle dei legaiuoli.Come segnale tangibile d’integrazione reale.