Il 28 gennaio presso l’ITC Mazzolari di Verolanuova si è celebrata, durante l’assemblea d’istituto, la Giornata della Memoria. Un evento promosso dai rappresentanti d’istituto Federico Ambrosio e Federico Rossoni in collaborazione con Marianna Baldo. Rivolto alle classi 4’ e 5’ l’incontro ha visto come testimone un personaggio insolito Leone Benyacar, un bresciano perseguitato in quanto ebreo dall’introduzione delle leggi razziali del ‘38. Ad accoglierlo nel suo appuntamento a Verolanuova, località a lui molto familiare, vi erano il Dirigente d’Istituto Dott. Giancarlo Bornati, il professor Savio Girelli e l’assessore Paolo Colosini delegato dal Sindaco in rappresentanza dell’amministrazione comunale.
La storia di Leone Benyacar è molto particolare poiché è stato uno dei pochi ebrei ad esser “graziato” da Mussolini poiché a causa di un incidente all’età di tre anni perse la vista. Nonostante la grazia ricevuto dal duce, la vita in quell’epoca della famiglia Benyacar fu all’insegna della continua fuga e della segretezza. Aiutati ad abbandonare la città di Brescia i Benyacar arrivarono a Verolanuova dove si nascosero per qualche tempo nei pressi della vecchia filanda. Da qui si spostarono per non cadere nel retaggio fascista nel mantovano, più precisamente a Rivarolo Mantovano, e sotto la protezione di Don Primo Mazzolari si avvicinarono alla religione cattolica, per non destare sospetti. Questo avvicinamento portò Leone verso un percorso diverso da quello dell’ebraismo fino a decidere per sé la conversione. Con rito cattolico ricevette così il battesimo all’età di 20anni e successivamente prese in moglie Barbara, bresciana, cattolica praticante e con essa condivide da oltre cinquant’anni la propria vita, portando messaggi di speranza verso il futuro e verso la fede. Leone ha raccontato con estrema semplicità la sua storia, concentrata soprattutto sulla conversione religiosa e l’importanza di quella luce che è giunta ad illuminare una vita così piena di ostacoli fisici, culturali, politici. Una domanda continua a ricorrere nella sua mente: “perché tutto questo?”.