Appello di Legambiente ai candidati: “Basta opere pubbliche inutili”

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Con un comunicato Legambiente lancia un appello ai candidati alle prossime elezioni regionali e comunali richiamando l’attenzione sulle nuove opere e infrastrutture presenti e in via di realizzazione.

DI SEGUITO IL TESTO DEL COMUNICATO:

Dopo il recente declassamento dello scalo di Montichiari,”cattedrale nel deserto” da 12 anni, adesso tocca alla tangenziale sud di Brescia essere annoverata nel triste elenco delle opere inutili del profondo Nord. Se al Sud nessuno si scandalizza, qui continuiamo a scandalizzarci di fronte agli sprechi di risorse e all’inutile consumo di suolo agricolo. A 10 mesi dalla inaugurazione  della “corda molle”, Legambiente ha contato il numero dei veicoli giornalieri da cui viene percorsa. I risultati sono avvilenti, continua Dario Balotta, se si pensa all’enorme spesa di 206 milioni per 17 km di lingua d’asfalto, realizzati sulla vecchia provinciale n.16, tra Azzano-Mella e Montichiari. Una spesa da capogiro, che non ha nessun riscontro in Europa, di 12,1 milioni a km.,il costo di un km di Alta Velocità in Francia.
TRAFFICO DELUDENTE – Nei giorni scorsi i volontari di Legambiente hanno monitorato la bretella autostradale al casello di Brescia sud della Centropadane ed è risultato un transito medio di 4.500 veicoli giornalieri, nei due sensi di marcia. La bretella è praticamente deserta, se si considera la sua capacità giornaliera di 80 mila veicoli. In pratica ha un coefficiente di utilizzazione del 5,6%. Trascorsi 10  mesi dalla “trionfale” inaugurazione, le cose che aveva detto l’ex assessore Raffaele Cattaneo non si sono avverate. La corda Molle non ha assorbito il traffico della A4, non ha decongestionato il nodo di Brescia e non ha velocizzato i flussi di lunga percorrenza est-ovest, visto che il traffico è prevalentemente locale. L’unica novità è stata quella che chi percorre la bretella, entrando od uscendo dal Casello di BS sud, deve pure pagare il pedaggio per il tratto locale.
ALTRE OPERE INUTILI? – Questi due esempi ci servono per invitare tutti i candidati alle prossime elezioni politiche e regionali a dire basta alle opere inutili, che consumano grandi quantità di terreno agricolo e ingenti risorse pubbliche, che potrebbero essere meglio spese. Gli investimenti pubblici, prima di essere avviati, devono essere sottoposti ad una attenta analisi costi-benefici e non alle sensibilità elettorali del momento e alle pressioni dei costruttori. La ripresa economica non passa da un aumento della velocità commerciale di qualche chilometro orario e la cementificazione selvaggia a danno dell’agricoltura di qualità (l’unica che al momento esporta), ma dall’adozione di nuove tecnologie da parte delle imprese e da un maggiore accesso al credito, oltre che ad un maggiore investimento nelle risorse umane. La Germania è locomotiva d’Europa perché ha scuole, ospedali e tribunali che funzionano. Non ha improbabili aeroporti sotto ogni borgo o superstrade per pochi intimi! La politica bresciana si deve fare delle domande su cosa vuole fare da grande invece che costruire opere fantasiose quanto inutili. Altrimenti dopo Montichiari e la “corda molle” avremo montagne di cemento inutile. Metrobus è già il candidato naturale come prossima opera inutile.

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