C’era una volta la “fossa” di piazzale Arnaldo. Oggi è tornata parcheggio

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Oggi è il gran giorno della riapertura della “Fossa” di piazzale Arnaldo. Il nuovo parcheggio, che si sviluppa su quattro piani interrati, per un totale di 270 posti auto complessivi, verrà inaugurato questa mattina alle 12 (venerdì 1 febbraio) alla presenza delle autorità cittadine.

Due gli ascensori previsti, il primo vicino alla cassa nei pressi di piazzale Arnaldo, il secondo vicino ai giardini per l’accesso a via Brigida Avogadro. Il costo della nuova struttura, inizialmente previsto in 6 milioni di euro, ad oggi ha superato gli 8. Per quanto riguarda le tariffe, saranno le stesse di Fossa Bagni. Per i non residenti 1,70 euro all’ora per le prime tre ore, 1.40 per la quarta ora, 1,30 dalla quinta alla sesta ora, e 9,10 per l’intera giornata. Per i residenti del comune di Brescia, invece, prezzi dimezzati con l’utilizzo della Park City.

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1 COMMENT

  1. La verità è questa: importo a base d’appalto € 7.471.008, di cui € 227.000 per oneri sicurezza. L’appalto è stato aggiudicato A CORPO con il 21,21% di sconto, pari a € 5.934.766. Nella gara a procedura ristretta si legge: “ …tutti i lavori inerenti l’appalto dovranno essere eseguiti dall’Appaltatore in conformità alle prescrizioni e condizioni stabilite nei documenti …, tenuto conto che dette prescrizioni hanno carattere indicativo e non limitativo, in quanto È NOTO CHE L’APPALTATORE SI OBBLIGA A REALIZZARE L’OPERA PERFETTAMENTE ESERCIBILE ED ESEGUITA A PERFETTA REGOLA D’ARTE E NEL RISPETTO DELLE VIGENTI NORMATIVE.” Ora qualcuno spieghi perché il costo è lievitato a € 8.500.000 (comprese le consulenze di noto professore universitario di Geotecnica?). Sarà forse per errori progettuali? sarà forse per una indagine geologica non “perfetta”? Sarà forse per una conduzione dei lavori un po’ così così? E non si venga a dire che i costi sono lievitati per via del palazzo adiacente o delle mura, o per via del fognolo rinascimentale (la cui presenza è segnalata fin dal 2007), tutte cose arcinote ai tempi dell’appalto. Stupisce che nessuno (PD in testa) abbia mai messo il becco nella vicenda, forse perché l’appalto è nato sotto la giunta di Corsini? Sarebbe utile una risposta.

  2. Si parte a procedura ristretta, valutando l’urgenza realizzativa, e non con avviso di gara pubblico di tipo europeo. Poi ci sono le varianti in corso d’opera, tutte "adeguatamente" giustificate. E così il gioco è fatto. Non ponetevi altre domande, cominciate a fare affermazioni come: invertire la rotta, azzerrarli tutti, mandarli a lavorare, non votare più nè questi nè quelli.

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