Caccia, Brescia in testa alla classifica nazionale per numero di reati

0

Alla chiusura della stagione venatoria Lac e Cabs (Comitato internazionale contro lo sterminio dell’avifauna) fanno il punto e Brescia non ne esce bene, in testa alla classifica nazionale per numero di reati. E’ prima nel bracconaggio (18% dei reati), in aumento in tutta Italia, seguita a distanza da Pavia (8%), Salerno (4%), Cosenza (3%), Trento (3%), Grosseto (3%). Come riporta il Corriere ben 1.167 cacciatori sono stati colti in flagranza di reato. Tra i reati maggiormente diffusi, che hanno colpito 119 esemplari di animali rari, il cacciare in parchi nazionali, catturare animali con trappole, reti o archetti, a usare richiami illegali. 

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

1 COMMENT

  1. Notizia che riporta dei numeri fuorvianti: lo stesso sito della LAC riporta 380 casi registrati e 1.167 cacciatori "osservati" in attività di bracconaggio. Quindi "osservati" e giudicati, dalla LAC ovviamente, in presunta attività di bracconaggio. Del resto non è neanche dato sapere se gli effettivi 380 casi registrati siano tutti riconducibili a cacciatori (cioè in possesso di regolare licenza) ovvero da bracconieri veri e propri.
    Se qualcuno, come me, nutrisse qualche dubbio sulla veridicità dei numeri espressi in più occasioni dalla LAC, il mio invito è quello di andare sul loro sito e, ad esempio, cercare la rubrica "DiCacciaSiMuore": anche qui vengono riportati dei numeri alquanto bizzarri.
    Infatti si legge: cacciatori morti n°54, salvo poi indicare in seguito il motivo del decesso. Così nei primi sedici casi prospettati (ma si potrebbe andare oltre) ben undici nulla hanno a che vedere con l’uso delle armi o dell’attività venatoria, sempre chè non si dimostri che quest’ultima comporti infarti, annegamenti e/o cadute in montagna.
    Alla faccia della buonafede !!!

  2. In effetti, 38 sparatori impallinati definitivamente sono un po’ pochini; evidentemente non bastano a far comprendere agli altri odiatori di pennuti quanto poco intelligente sia andare in giro a fucilare chi se la svolazza pacificamente senza dar fastidio a nessuno.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome