Cani uccisi perchè disturbavano le lepri e bloccavano il business

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Un gesto tanto vile quanto disumano. Eppure è proprio stata la mano dell’uomo a riempire di esche avvelenate le campagne che circondano il comune di Pavone Mella. Esche che hanno già ucciso 9 cani tra meticci che vivono nelle cascine della zona e esemplari di razza che hanno avuto la sfortuna di passeggiare sui terreni disseminati di veleno. Il motivo che ha spinto qualcuno, si esclude che si tratti di cacciatori come ipotizzato in un primo momento, a disseminare in giro esche avvelenate sembra essere di carattere economico. Le indagini della Polizia Provinciale puntano infatti a coloro che vogliono preservare la vita delle lepri, per permettere loro di proliferare e rivendere la coppia fino a 350 euro. Di certo si sa che la Prefettura ha imposto la bonifica della zona, che dovrebbe iniziare già in questi giorni. I sanitari raccomandano invece, in caso il cane presenti sintomi da avvelenamento, di farlo vomitare con acqua e sale e di non toccare l’eventuale schiuma bianca rigurgitata perché è altamente velenosa e in grado di uccidere anche l’uomo.

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