Nessuna demonizzazione del privato in sanità. “In Lombardia, dove l’offerta sanitaria è ormai composta sia da ospedali pubblici che da cliniche private, il programma del candidato del centrosinistra al governo regionale non prevede la penalizzazione dell’offerta privata, quanto piuttosto il riequilibrio del rapporto tra pubblico e privato e l’introduzione di criteri di controllo efficaci per l’accreditamento delle strutture che ricevono dalla Regione ingenti finanziamenti pubblici, proprio per evitare gli scandali che hanno messo a rischio molti posti di lavoro nell’ultimo scorcio di legislatura – puntualizza il responsabile salute e welfare Pd lombardo Gianantonio Girelli – . E’ impressionante che chi in questi anni, ha introdotto forti distorsioni del sistema, non distinguendo tra privato e privato, crei ora allarmismi riguardo la vittoria del centrosinistra. Assicurare un corretto rapporto pubblico-privato, favorire un armonico servizio integrato è invece una garanzia anche per quell’esperienza di privato che nella storia della regione ha rappresentato un importante riferimento. Quello che non è più possibile tollerare è invece il metodo poco trasparente e clientelare che il sistema di Formigoni e della Lega hanno portato avanti in questi anni. Il vero pericolo, dunque, per i cittadini e per gli operatori del settore, è rappresentato proprio da loro”.