Il Pd all’attacco: consulenze per gli ex Magazzini generali, serve chiarezza

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"E’ necessario fare chiarezza sugli incarichi di consulenza per il progetto degli ex Magazzini Generali". Lo pensano i Consiglieri Comunali del Partito democratico e il capogruppo Emilio Del Bono, che oggi hanno depositato un’interpellanza chiedendo spiegazioni al sindaco Paroli.

"La vicenda – spiega una nota del Pd che pubblichiamo integralmente – è iniziata nel 2009, quando l’Amministrazione Comunale di Brescia ha affidato all’avvocato Guido Bardelli dello studio legale Amministrativisti Associati di Milano, nonché presidente della Compagnia delle Opere meneghina, un incarico professionale di consulenza legale per le problematiche urbanistiche legate al Piano attuativo dell’area degli ex Magazzini Generali.

Recentemente, però, i consiglieri del Pd hanno avuto notizia che lo stesso avvocato sta curando gli interessi della società privata Nau (Nuovi Assetti Urbani), proprio riguardo al medesimo intervento urbanistico degli ex Magazzini Generali.  La Nau, ricordiamo, ha acquisito l’area tra via Dalmazia e via Salgari e si dovrebbe occupare della realizzazione della sede unica del Comune, sulla quale il sindaco Paroli spinge tanto l’acceleratore. Il legale milanese, quindi, starebbe intervenendo negli aspetti legali della medesima vicenda, prima come consulente del Comune, poi della Nau.

Ma c’è di più. Bardelli, infatti, è lo stesso avvocato che ha ottenuto un incarico per consulenza anche dalla Fondazione Brescia Musei, ente controllato dal Comune, in merito alle discusse Grandi Mostre gestite da Artematica.

Alla luce di questi fatti, i Consiglieri chiedono al sindaco e alla giunta se la notizia dell’incarico di Bardelli da parte di Nau è confermata. In caso affermativo, poi, vogliono sapere se Paroli e la sua giunta non ritengano di rilevare un possibile conflitto di interessi in questa vicenda, visto il ruolo che il professionista ha avuto come consulente sia del Comune, sia della società destinataria della convenzione urbanistica".  

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18 Commenti

  1. l’eventuale conflitto di interessi dell’avvocato è faccenda che coinvolge la deontologia professionale sua e del suo ordine di appartenenza, non certo del sindaco

  2. Rompino (?!), e se tutto ciò che è solo apparentemente vero si rivelasse poi realmente… tutto un falso? Il tuo criterio potrebbe valere per un avvocato cha passa disinvoltamente dalla parte della vittima a quella del carnefice. Dalla parte del truffato a quella del truffatore e via via elencando. Sempre deontologicamente ineccepibile, dici tu. Sarà. Ma l’interrogazione giustamente presentata da Del Bono e dal PD è chiara. Penso che l’avvocato di cui sopra non sia soltanto un avvocato. E’ anche presidente d’un movimento e d’una realtà politicamente schierata, la CDO di Milano. Mai smentito, mi risulta sia stato coinvolto a Brescia dall’ex direttore generale Maiocchi, pure lui della CDO (immagino per pura coincidenza) su questioni urbanistiche degli ex Magazzini e su Matisse. Alambicchi per un distillato di deontologia pura, non c’è dubbio. Infatti a Brescia scarseggiano gli avvocati! Solo guai giudiziari se uno dovesse poi anche solo immaginare, in realtà, il tentativo di esercitare pressione sui livelli politici ed istituzionali. Ma sono interrogativi a cui il Sindaco, pure lui della CDO, dovrà dare risposte chiare. Lobbismo? Come liberamente posso dire dopo una sentenza che mi ha riguardato – ed assolto – promossa dalla CDO bresciana. Conflitto di interessi? Anche. E quindi le risposte di Paroli vanno date e con chiarezza. Rompini, rampini e gioppini permettendo.

  3. Caro Bragaglio, ma è proprio sicuro di tutto quello che dice nel suo post?
    Lei vede la CdO dappertutto, probabilmente dopo Berlusconi.
    Chissà cosa pensano di Lei gli imprenditori associati alla CdO e non "schierati" come Lei.

  4. bragaglio, a parte gli scheletri negli armadi di TUTTI coloro che fanno politica per mestiere (forse anche non volendoli, gli scheletri, ma presenti), ponevo una questione che va oltre la politica e tocca l’etica, valore che dovrebbe valere per tutti; paroli, se vorrà/dovrà difendersi. lo farà da solo, non cerro tramite l’ultimo pirla che passa per strada come posso essere io

  5. Veritas, direi “abbastanza” sicuro e documentato. Non è che veda la CDO-CL dappertutto, ma se lei ha seguito le vicende regionali di Formigoni (a cominciare dalla sanità) direi che i ciellini sono “abbastanza” dappertutto, nei posti di comando. In ogni caso legga l’Interpellanza di Del Bono e PD è vedrà che è precisa e misurata. Poi che non siano tutti uguali l’ho sostenuto più volte. E li ritrovo anche tra le persone che stimo in Loggia. In quanto a Rompino vedo che ha cambiato opinione. Prima la faccenda dell’avv. Bardelli non riguardava Paroli, poi che Paroli sul conflitto di interessi si dovrà difendere da solo. Grazie tante. In ogni caso non si consideri così male. Intanto lo dico per lei stesso, ma pure per me, visto che non è il massimo polemizzare con…l’ultimo pirla.

  6. Bragaglio, molti le saranno grati di una informazione più accurata sulle sue fonti. Lo deve alle migliaia di onesti imprenditori associati alla CdO e ai loro lavoratori. Ciellini e non. E le assicuro che molti votano il Suo partito; e a loro dispiace leggere i suoi post.

  7. Veritas vedo che si insiste sul fuori tema rispetto alla Interpellanza, ovvero sull’evidente conflitto di interessi riguardante un consulente – che è anche presidente della CDO di Milano – che è stato parte in causa sia per il Comune di Brescia, sia (se fondata, questo chiede l’Interpellanza!) per il proprietario, sulla vicenda edilizia ex Magazzini generali. Vicenda infuocata al punto d’una minaccia di crisi di Giunta. In quanto alla sua richiesta, le suggerisco “La Lobby di Dio” di F. Pinotti. Le potrei aggiungere anche la mia esperienza decennale in regione. Oltre alla “cronaca penale” di questi mesi su Formigoni e i sodali dell’affaire sanitario. Se non ha avuto nel frattempo un qualche cedimento d’attenzione.In quanto poi a stabilire un cortocircuito tra le responsabilità penali che hanno investito in varie vicende esponenti della CDO e gli imprenditori ad essa associati è una stupidaggine, o ben peggio, che non mi son mai permesso neppure di pensare. E non solo di dire!

  8. Bene fa Bragaglio a distinguere gli associati, circa 34.000 imprese e imprenditori, alla CDO da chi invece nell’associazione ha in mano le leve strategiche, operative e gestionali. Il problema, ed il vero cortocircuito, è invece da sempre quello tra politica ed affari, tra bene pubblico e clientelismo privato, tra libero mercato o libera concorrenza e decisioni pilotate o vincolate in partenza. E qui lo sconfinamento nei risvolti penali è sempre dietro l’angolo.

  9. Qua qua… ra quà. Si rilegga Sciascia nel “giorno della civetta”, cosa scrive sui quaquaraquà. Troverà giovamento, quanto meno per la mezza parte che la riguarda. Non le ultime, bensì le uniche sciocchezze da bar le scrive lei. Non è obbligatorio leggermi, c’è di molto meglio. Lo so. Ma neppure è obbligatorio attribuirmi il contrario di ciò che ho sempre scritto sulla CDO, sul distinto ruolo di CL, sul ruolo degli associati e degli imprenditori, sulle responsabilità di alcuni marpioni. Tra cui alcuni che hanno riempito la cronaca penale di questi mesi con l’affarismo formigoniano in regione. Se ragionassi come lei suppone il giudice m’avrebbe (giustamente) condannato, e non assolto costringendo i responsabili della CDO bresciana (e non i 34 mila imprenditori) ad un risarcimento di quasi 18 mila euro! Constato intanto che si sta alla larga del tema sollevato dalla Interpellanza ex Magazzini generali. Si divaga. In quanto a Piergi non ho più il coraggio di dargli ragione. Infatti, considerando le nostre diverse scelte politiche, evidentemente uno dei due sta prendendo una cantonata!

  10. Bragaglio, quindi Lei non ha chiesto la condanna della CdO, ma di alcuni? Spero che i soldi degli imprenditori non siano finiti nelle Sue tasche. Sarebbe veramente il colmo.

  11. Punto sul vivo perde le staffe. Probabilmente non ha nemmeno letto il libro: si sarà limitato a vedere il film. Battuta penosa, da bar. Lei non è nemmeno in grado di capire l’autoironia: è troppo tronfio. Vuoi vedere che Sciascia, sotto sotto, si riferiva, come ultima categoria umana, a certi politicanti?

  12. Tranquillo Veritas. Non ho chiesto al giudice la condanna della CDO, ma è stato il presidente della CDO bresciana a richiedere la mia condanna per diffamazione. E il giudice gli ha dato torto. Tutto qui: sentenza (11.04.12) e discussione son documentate nel mio sito. Tranquillo pure sul risarcimento per “le spese di lite”: nessun euro (nessuno!) è rimasto nelle mie tasche. Rimarco ancora come si giri al largo dall’Interpellanza PD riguardante gli ex Magazzini generali, consulenza Bardelli e Giunta Paroli.

  13. peccato che Del Bono non sappia o finga di non sapere che Bardelli è stato anche il consulente del Comune di Castenedolo per la vicenda dello stadio (Corsini/Broli ecc..)! Allora andava bene?

  14. Forse Bardelli è uno dei migliori amministrativisti sul mercato, no? O bisogna sempre pensar male. Una volta uno mi ha detto che si vedono negli altri i propri difetti.

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