Il candidato regionale Renato Zaltieri sottoscrive il “manifesto” a favore della famiglia

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Con un comunicato il candidato bresciano alle regionali per la lista civica “Ambrosoli presidente” Renato Zaltieri ha annunciato di aver sottoscritto il documento redatto dal Forum delle Associazioni Familiari per dare avvio ad una nuova era nelle politiche rivolte alla famiglia.

DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO:

Sottoscrivo il “manifesto” del Forum delle Associazioni familiari, poiché questo documento rappresenta una conferma importante dell’impegno, che condivido con il Forum, a difesa e a sostegno di valori e princìpi antropologici sui quali da sempre si basa ed è costruita la società umana, e quella italiana in particolare. Vorrei ricordare gli articoli 29 e 31 della nostra Costituzione che, di fatto, fissano tali princìpi stabilendo che “la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio” e che “agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose”. Nel manifesto, oltre all’affermazione chiara della centralità della famiglia come luogo privilegiato di sviluppo delle relazioni interpersonali e cardine della società, ci sono precisi riferimenti all’urgenza di mettere in campo politiche a sostegno dell’istituto familiare, riguardo alle quali l’ente Regione non può e non deve in alcun caso operare “tagli”, soprattutto in un momento particolarmente difficile per le famiglie come quello attuale. Mi trovo particolarmente d’accordo su questo punto, così come sulla necessità di procedere sulla strada della razionalizzazione e dell’ottimizzazione delle spese, in Lombardia, ma non certo della riduzione di risorse per il Welfare familiare e sociale. Ciò vale soprattutto, come voi del Forum ben sottolineate, per le famiglie numerose cui va indirizzata un’adeguata, e non penalizzante, politica fiscale. L’occasione di oggi rappresenta anche un ulteriore stimolo per rivendicare il principio della libertà di coscienza, che sarebbe per me prioritario e irrinunciabile qualora venissi eletto, se in Consiglio regionale si creasse l’eventualità di votare provvedimenti contrari ai predetti valori e principi. Soltanto restituendo pienamente dignità, valore e risorse alla Famiglia, struttura portante della nostra società, è possibile rilanciare a fondo un progetto di rinnovamento politico che abbia come obiettivo il bene comune, la convivenza civile, ma anche lo sviluppo economico nella nostra regione. Infine, credo che per affrontare al meglio le problematiche della famiglia, allo stesso modo di quelle che riguardano le altre convivenze familiari, la Regione debba istituire un “tavolo tecnico”, attorno al quale ci si possa sedere per individuare soluzioni in grado di garantire a tutti l’accesso ai servizi, per risolvere i nodi della problematica patrimoniale e per impedire ogni forma di ingiustizia nei confronti dei più deboli.

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