Sempre più spesso negli uffici della Polizia Provinciale di Brescia arrivano automobilisti che chiedono di poter abbassare la multa raddoppiata per eccesso di velocità. In sostanza denunciano di non aver mai ricevuto la notifica di una multa per eccesso di velocità rilevata dagli autovelox e ai sistemi automatici posti sulle nostre strade e di essere rimasti sbalorditi quando, a distanza di mesi, si sono visti recapitare una multa dall’importo raddoppiato. Insomma, una cosa è pagare per il proprio sbaglio, un’altra è pagare il doppio per l’errore altrui. Sta di fatto che la situazione riguarderebbe non meno del 5% del totale dei 100 mila verbali emessi in un anno dalla Polizia Provinciale per l’eccesso di velocità rilevato dalle macchine automatiche.
Una vergogna con cui il Comune tende a rimpinguare le casse. Bisogna vedere se è decorso il termine per la notifica nei termini di legge dalla contravvenzione e poi ricorrere al giudice di pace competente per zona
Il COVA
Una vergogna con cui il Comune tende a rimpinguare le casse. Bisogna vedere se è decorso il termine per la notifica nei termini di legge dalla contravvenzione e poi ricorrere al giudice di pace competente per zona
Il COVA
Il principio e’ quello della trasparenza nei confronti dell’utente. Il problema esiste ed il Comando ha voluto denunciarlo. Siamo obbligati a servirci del servizio postale per le notifiche dei nostri verbali, ma troppe persone "denunciano" di non avere mai trovato nulla nella propria cassetta postale, nemmeno la cartolina verde che informa della giacenza presso la posta di un atto giudiziario. Quello che l’utente non sa è che trascorsi 10 giorni dal primo passaggio del postino il verbale è per legge considerato notificato. Guando ci rendiamo conto che l’utente asserisce il vero, siamo noi ad invitarlo a fare ricorso.
100mila verbali???qualche d’uno mi fa 2 conti?????curiosità. ….
L’episodio mi successe circa 20 mesi fa, mi arrivò una cartella di segnalazione della Posta che mi invitava a ritirare un atto giudiziario datata 60 giorni prima. Non avendoci fatto caso immediatamente dopo tre gg mi recai al ritiro e con mio grande stupore mi resi conto che la data scritta sulla cartolina era di 63 gg prima. Feci le mie rimostranze all’ufficio postale confermando che da me la posta viene ritirata tutti i giorni ma mi venne risposto che per loro era tutto a posto che il postino l’aveva registrata nella data indicata sulla cartella. Chiamai la Polizia Provinciale segnalando l’evento, il funzionario gentilmente mi disse che non ci poteva fare nulla ed eventualmente di esporre un reclamo nei confronti delle Poste aggiungendomi che stava succedendo a varie persone quanto accaduto a me. Recatomi nuovamente all’ufficio postale a pagare la multa, venni invitato a segnalare la cosa al Prefetto ed a qualche associazione consumatori cosa che non feci per pigrizia mentale immaginando che poi a ben poco sarebbe servito…. come si sul dire cane non mangia cane… Mi fa molto piacere invece leggere oggi che il Comandante della Polizia Provinciale segnali queste disfunzioni… In fin dei conti noi cittadini e contribuenti siamo disarmati ed impotenti di fronte a questi veri e propri soprusi.
Devi cercare qualcuno che ti scriva i messaggi, non solo che ti faccia i conti!