Ligasacchi (Pdl): “Sostengo Cavalli e mi auguro che la delega regionale alla caccia vada al Pdl”

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Vanni Ligasacchi, ex consigliere regionale del Pdl, appoggia e sostiene la candidatura del compagno di partito Alberto Cavalli nella corsa al Pirellone. E’ stato lui stesso ad annunciarlo questa mattina nel corso di una conferenza stampa nella sede provinciale del Pdl alla quale ha presenziato insieme all’amico e collega Cavalli. E’ stata l’occasione per ribadire il proprio impegno per la causa venatoria “di cui continuerò ad occuparmi al fianco di Alberto Cavalli, per garantire una certa continuità con il lavoro che ho svolto in questi anni” spiega l’ex consigliere regionale. Tanto da sperare che sia proprio il Pdl ad ottenere la delega all’agricoltura e alla caccia. Negli intenti del candidato Cavalli, che ritiene la caccia “una componente fondamentale della nostra tradizione, ma anche una risorsa economica importante per il territorio bresciano”, ci sono certamente “la riforma della legge 26 del 1993, la riattivazione degli impianti di cattura che la Comunità Europea vorrebbe chiusi entro il 2016 e il prelievo in deroga delle specie tradizionalmente cacciate dalle doppiette bresciane”. Insomma, nonostante la decisione di non ricandidarsi per il Pirellone e di sostenere, invece, la corsa di Cavalli, Vanni Ligasacchi rimane intenzionato a portare avanti “ciò per cui ho lottato tutti questi anni”.

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1 COMMENT

  1. L’ex Presidente (per un decennio) della Provincia si esibisce nientemeno che in un assolo finale su uno dei temi davvero cardine per il rilancio dell’economia locale: la caccia. Canto del cigno o solo del fringuello ?

  2. Fa anche un po’ tristezza pensare che potremmo avere rappresentanti di così poca consistenza; attaccarsi ai nostalgici dell’uccisione "sportiva" quando nei boschi c’e’ il deserto …mai un incontro con daino o con una lepre indigena…li allevano per poi metterli al "muro"…povere bestie gli uni e gli altri

  3. L’attuale consistenza degli ungulati (tra cui il daino così caro a "poveretti") sul territorio nazionale è paragonaile a quella dell’immediato periodo del primo decennio del secolo scorso.
    Dato mai smentito dall’ISPRA (ente che dovrebbe essere super partes, ma che in realtà non è certo tenero con il mondo venatorio): ciò significa che i boschi italiani sono tutt’altro che deserti.
    Sia quelli all’interno di aree protette sia quelli esterni (anzi per qualche specie la percentuale di presenze è maggiore in quelli … non protetti).
    Certo che se qualche "poveretto" vuole vedere tali animali secondo le poprie esigenze, come ad esempio in pieno giorno o in ambienti non adatti alla specificità ambientale, è meglio che continui a guardare i documentari.
    L’osse rvazione di alcune specie selvatiche, pur presenti, non è alla portata di tutti, ma solo di coloro che conoscendo bene il territorio e le abitudini degli animali ha la costanza e l’eperienza per poterlo fare e, volendo, anche sulla montagna di casa (Monte Maddalena per inciso).

  4. Con la dichiarazione e l’appoggio del rappresentato in effige, il candidato in questione triplicherà le preferenze…AH la zappa…la zappa…..

  5. dai non fate i bertoldi della situazione è chiaro che la Lega ha chiesto Presidenza (Maroni) ed assessorato alla Sanità (che ha sempre avuto e che introita l’80% dei forndi regionali) tutto il resti verrà spertito secondo la logica: chi se ne frega …

  6. Il piacere primitivo di uccidere può essere civilmente usato per catturare voti ? Un minimo di conoscenza sul valore (anche ,se si vuole, egoistico) della biodiversità non le farebbe male. Con lo stesso criterio di mantenere i posti di lavoro potremmo (sempre per spirito sportivo si intende..)specializz arci ulteriormente in mine antiuomo o in cluster-bomb o caccibombardieri f35). Il medioevo è ancora tra noi…

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