(a.c.) I primi movimenti migratori di uccelli sono iniziati nei giorni scorsi e già c’è da registrare un caso – davvero eclatante – di bracconaggio attuato con l’obiettivo di catturare esemplari vivi per il richiamo durante la stagione di caccia.
E’ accaduto in Valle Sabbia, a Serle. A scoprirlo gli agenti della forestale della stazione di Gavardo, impegnati ieri mattina nei soliti controlli sui monti. Nei pressi di un capanno regolare, un cacciatore di Serle aveva posizionato una ventina di reti a scatto per la cattura dei volatili e quattro gabbie-trappola a castello. Nelle sue mani, secondo quanto riporta il quotidiano Bresciaoggi che da’ la notizia, i forestali hanno trovato sette frosoni, tre crocieri, cinque passere scopaiole, tre verdoni, tre cesene, un tordo sassello e cinque esemplari di beccofrusone, un uccello migratore che nidifica nel Nord Europa, ed è protetto contro il pericolo di estinzione.
Alcuni degli animali sono stati liberati al momento, altri sono stati portati in un centro apposito in provincia di Bergamo. L’uomo è stato denunciato.